Piaggio in Vietnam con un nuovo impianto

Piaggio Vietnam, consociata del Gruppo Piaggio S.p.A., potrà far leva su una capacità produttiva che potrà arrivare a 300 mila veicoli all’anno. Questo dopo che oggi il Gruppo Piaggio ha inaugurato un nuovo impianto per i motori proprio in Vietnam nell’ambito dei propri piani di espansione nell’area Asia Pacific. In particolare, il nuovo sito produttivo in Vietnam si trova vicino ad Hanoi, e sarà in grado inizialmente di produrre ogni anno ben 200 mila motori per scooter.

Secondo quanto messo in risalto da Roberto Colaninno durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo impianto, la società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari vede nell’Asia il mercato chiave per lo sviluppo considerando sia l’aumento del potere d’acquisto dei consumatori nei prossimi anni, sia i processi di urbanizzazione, peraltro rapidi, che si registrano nei Paesi dell’area.

Piano strategico 2011-2014 del Gruppo Piaggio

Un giro d’affari consolidato sul livello dei 2 miliardi di euro unitamente ad un Ebitda a 300 milioni di euro circa, ed una posizione finanziaria netta sul livello dei 340 milioni di euro. Sono questi alcuni dei target che, per l’anno 2014, mira a raggiungere il Gruppo Piaggio S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader in Italia e nel mondo nel settore dei mezzi di trasporto a due ed a tre ruote.

La società tra poco, durante il Piaggio Group Analyst and Investor Meeting, alzerà il velo, in presenza della comunità finanziaria nazionale ed internazionale, sul Piano Strategico a valere dal 2011 al 2014, che rappresenta in particolare un’evoluzione del Piano 2010-2013 della società che sta continuando ad espandersi in prevalenza su quei mercati col più alto potenziale di crescita, ed in particolare in Asia.

Titolo Piaggio in calo in attesa del nuovo piano industriale

A Piazza Affari il titolo Piaggio viaggia in terreno negativo perdendo oltre quattro punti percentuali a quota 1,915 euro per via delle previsioni negative sul mercato delle due ruote.

Nel corso degli ultimi mesi, in particolare, segnali negativi hanno riguardato il rallentamento del mercato indiano, la svalutazione della rupia e le preoccupazioni in merito all’andamento dell’economia europea per via della crisi del debito sovrano. Per via di questi e di altri fattori, secondo gli esperti, è probabile che domani, in occasione della presentazione del nuovo piano industriale, l’azienda fornirà delle stime più prudenti rispetto alle precedenti.