Trimestrale Eni gennaio marzo 2012

Si è chiuso con i principali indicatori economici in crescita il primo trimestre del 2012 per Eni S.p.A., colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari. Nel periodo gennaio-marzo 2012, in accordo con l’esame dei dati da parte del Consiglio di Amministrazione, Eni ha riportato un utile operativo adjusted in crescita del 27% a 6,45 miliardi di euro a fronte di un utile netto balzato del 42% a 3,62 miliardi di euro, e di un cash flow a 4,19 miliardi di euro.

Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Eni S.p.A., Paolo Scaroni, nonostante le difficoltà di mercato nei settori del gas, chimica e raffinazione, la società è riuscita a riportare dei risultati eccellenti grazie all’incremento dei prezzi del petrolio ed alla ripresa della produzione in Libia.

I progetti di Eni in Africa

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E’ stata redatta una lista di potenziali partner da Tullow Oil, che porti avanti il progetto di sviluppo di risorse petrolifere scoperte nell’area del lago Alberto, in Uganda. In questa lista ci sono otto società di tutto il mondo, tra cui spicca anche la presenza dell’italianissima Eni, che è stata in visita in Uganda la scorsa settimana per incontrare il Governo.

Tullow Oil vuole acquisire il know how di un’azienda leader del settore, esperta in realizzazione di oleodotti e raffinerie e secondo le voci che girano entro la fine del 2009 prenderà una decisione definitiva.

Petrolio in calo, Eni primo produttore in Africa

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Il petrolio rallenta nella sua corsa e torna sotto la soglia dei 60 dollari, che aveva raggiunto grazie alle previsioni future riguardo un ritorno ad una condizione economica migliore, soprattutto per quanto concerne il settore casa.

Il petrolio è sceso di 24 centesimi arrivando a valere 58.79 dollari al barile, comunque a Milano Eni ha recuperato dai minimi giornalieri, aiutato dal fatto di essere il primo produttore in Africa con 1 milione di barili di petrolio al giorno.