Ubi Banca struttura tecnica rovinata

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La situazione in borsa del titolo Ubi Banca non è sicuramente delle migliori nell’ultimo periodo, infatti il titolo dell’istituto di credito ha subito un forte deterioramento nel corso delle ultime settimane.

Il titolo è arrivato fino a toccare l’importante supporto statico di quota 9-8,9 euro per azione, soglia che se dovesse venire infranta al ribasso, potrebbe provocare un ulteriore crollo del valore del titolo.

Emissione jumbo Ubi Banca

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Tramite una nota ufficiale rilasciata nella serata di ieri, Ubi Banca ha comunicato di aver portato a termine con successo la seconda tranche di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite.

L’emissione jumbo aveva valore complessivo un miliardo di euro, con un tasso fisso ed una durata di dieci anni. Il metodo scelto dal gruppo bancario per collocare sul mercato queste emissioni è stato il book building, ed incredibilmente è durato meno di due ore, a sottolineare il successo dell’emissione.

Ubi Banca tenta il superamento della barriera a 10,3 euro

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Il titolo di Ubi Banca sembra trovarsi in un periodo contrastato, senza segnali che lasciano pensare ad un allungo nell’immediato ma nemmeno senza segnali che possano lasciar credere ad un prossimo calo.

Ieri a Piazza Affari il titolo Ubi ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,6% a quota 10,04 euro per azione, ma se andiamo a vedere le ultime sedute notiamo come il valore del titolo continui a spostarsi entro quota 9,9-9,85 euro e 10,25-10,3 euro.

Ubi Factor, utile +9,5% nel primo trimestre 2009

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Alla fine del 2008 la maggior parte degli economisti sosteneva che la ripresa economica sarebbe iniziata a partire dal secondo semestre del 2009 e che il primo semestre, invece, sarebbe stato caratterizzato ancora da pesanti difficoltà conseguenti alla crisi economica.

Nonostante queste previsioni alcune aziende hanno iniziato a registrare i primi segnali di ripresa già dal primo trimestre. Tra queste troviamo Ubi Factor, la società attiva nel settore del factoring di Ubi Banca che ha comunicato i risultati relativi al primo semestre del 2009, chiuso con un utile netto di 10,9 milioni di euro, ossia in crescita del 9,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno.

Ubi Banca, Mediobanca e Unicredit trascinano giù i titoli bancari

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Ottima chiusura di seduta a Wall Street nella giornata di ieri, che non è stata indebolita dall’annuncio sui dati riguardanti i sussidi di disoccupazione in USA. Il Dow Jones ha chiuso guadagnando il 2,08% a quota 8472,40 punti, il Nasdaq ha segnato +2,08% a 1829,54 punti. L’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo del 2,15% a quota 920,28 punti.

A Piazza Affari invece giornata incerta, dopo che nel pomeriggio ha accusato un forte calo dovuto alle perdite dei titoli del settore bancario, si è però ripresa in chiusura di seduta grazie soprattutto ai dati che arrivavano dall’America. Il Ftse ha perso a fine giornata lo 0,52% a quota 18.940 punti mentre l’All Share ha lasciato sul campo lo 0.46% a 19.638 punti.

Ubi Banca al centro dell’attenzione a Piazza Affari

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E’ partita col piede giusto la seduta odierna in borsa, dopo i cali netti dei giorni scorsi, in cui molti listini erano scesi ai minimi da sei settimane a questa parte. Oggi in USA verrà anche annunciata la decisione sui tassi da parte del Federal Open Market Committee.

Alle 19 italiane, a Washington, saranno offerti titoli di Stato a cinque anni. A Milano, a Piazza Affari, dove il Ftse Mib è partito guadagnando lo 0,4% a 18.536 punti, bisogna tenere sott’occhio le azioni di Ubi Banca, in quanto settimana prossima rilascerà un piano di razionalizzazione, il quale prevede anche swap di filiali tra le varie reti del gruppo lombardo.