
Ancora una volta, dunque, la parola d’ordine è diversificazione, per evitare spiacevoli sorprese il consiglio è quello di includere titoli emessi sia in euro che in altre valute. Si ritiene, infatti, che il problema della debolezza dell’euro caratterizzerà anche i prossimi anni.
Per questo motivo gli analisti sono quasi tutti concordi nel ritenere che la scelta migliore è quella di includere nel proprio portafoglio, oltre a titoli in euro, anche titoli in dollari, franchi svizzeri, o in valute dei paesi nordici. Gli esperti, tuttavia, avvertono che in questo momento, nonostante la situazione di crisi, non bisogna aspettarsi eccessivi guadagni nella speculazione contro l’euro.
Gli analisti di Forex Capital Markets, in particolare, ritengono che la tenuta del supporto a 1,27 probabilmente porterà l’euro prima a 1,3130 e poi a 1,35 dollari mentre il franco svizzero si prevede passerà presto da 1,354 a 1,375. La crisi del debito sovrano, ricordiamo, ha portato la moneta unica europea a raggiungere un minimo di 1,19 lo socrso 7 giugno, per poi tornare ad oggi a 1,2842.
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