
L’utile netto del gruppo è invece cresciuto dell’8,1% a 13,1 milioni di euro, contro previsioni di 9,9 milioni.
Entrando nel dettaglio del bilancio, i ricavi derivanti da diffusione sono aumentati dello 0,1% a 88,2 milioni di euro, quelli da pubblicità del 5% a 127,6 milioni, mentre i “ricavi diversi” hanno fatto registrare un rialzo del 52,1% a 6,3 miliardi.
Il margine operativo lordo è cresciuto del 20,9% a 36,98 milioni di euro battendo le previsioni di 32,2 milioni.
La posizione finanziaria netta inoltre ha fatto segnare un calo a -108,4 milioni, contro i -122 previsti dal consenso e i -135 dello scorso dicembre 2010.
Gli investimenti pubblicitari nei primi due mesi del 2011 hanno registrato un calo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Solo Internet ha fatto segnare una forte crescita (+15,5%), radio e tv hanno invece confermato i valori dell’anno scorso, rispettivamente a +1% e -0,5%. La stampa è risultata in calo del 7,4%.
L’assemblea degli azionisti ha proposto un dividendo di 0,074 euro per azione. Il gruppo potrebbe riconsiderare anche la strategia di prezzo per il quotidiano La Repubblica.
1 commento su “Trimestrale L’Espresso gennaio marzo 2011”