Ferrari, tra uno e tre gennaio il distacco da Fca

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Confermati i tempi e le modalità dell'operazione al termine della quale l'attuale partecipazione di Fca nella casa di Maranello, corrispondente a circa l'80% del capitale di quest'ultima, verrà distribuita ai possessori di azioni e di obbligazioni a conversione obbligatoria.

La separazione della Ferrari da Fiat Chrysler Automobiles si verificherà mediante una serie di operazioni che si prevede abbiano effetto tra il 1 e il 3 gennaio 2016.

Confermati i tempi e le modalità dell’operazione al termine della quale l’attuale partecipazione di Fca nella casa di Maranello, corrispondente a circa l’80% del capitale di quest’ultima, verrà distribuita ai possessori di azioni e di obbligazioni a conversione obbligatoria.

Nell’ambito della separazione, gli azionisti Fca riceveranno un’azione ordinaria Ferrari ogni 10 titoli Fca e un’azione a voto speciale Ferrari con 10 azioni a voto speciale ogni azione Fca detenuta. Inoltre non saranno assegnate frazioni di azioni Ferrari.

A Wall Street, in attesa del debutto del Cavallino Rampante a Piazza Affari il prossimo 4 gennaio, al momento il titolo Ferrari sale dell’1,03% a 47,90 dollari, restando sotto il prezzo fissato per l’Ipo a quota 52 dollari. Nella sua breve storia borsistica, l’azione ha segnato un massimo a 60,97 dollari il primo giorno (21 ottobre).

A Milano, invece, il titolo Fca arretra dell’1,89% a 12,49 euro. Questa mattina il gruppo automobilistico ha annunciato che la controllata Usa ha rimborsato tutte le secured senior notes 8 con scadenza 2021 in circolazione a un prezzo pari all’ammontare nominale complessivo di 3,08 miliardi di dollari, oltre agli interessi maturati e non ancora pagati e al premio “make-whole” applicabile.

Secondo gli esperti di Morningstar, il mercato tratta con uno sconto eccessivo il titolo Fca, stimando un target price inferiore di oltre il 35% del fair value di Morningstar a 20 euro per azione. Per gli stessi analisti il prossimo anno la domanda globale di nuovi veicoli leggeri aumenterà di circa l’1-3%. Se continuerà il trend attuale, la domanda di auto globale dovrebbe stabilizzarsi nei prossimi tre/cinque anni.

 

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