PartnerRe, Exor non molla la presa

by Redazione Commenta

La holding degli Agnelli fa una nuova offerta e porta a 140,50 dollari per azione il corrispettivo in denaro complessivo di Exor per gli azionisti ordinari.

Exor non ha nessuna intenzione di mollare la presa. La holding di proprietà della famiglia Agnelli ha annunciato che gli azionisti ordinari di PartnerRe riceveranno nell’ottica dell’operazione per l’acquisizione un dividendo straordinario di 3 dollari per azione prima del perfezionamento della trattativa.

A comunicarlo è una nota di Exor, nella quale viene precisato che questo dividendo è da integrare alla confermata proposta di 137,50 dollari per azione interamente in denaro, portando così a 140,50 dollari per azione il corrispettivo in denaro complessivo di Exor per gli azionisti ordinari.

Exor ha aggiunto il dividendo straordinario da 3 dollari così da ricompensare gli azionisti PartnerRe a fronte del previsto perfezionamento dell’operazione per l’inizio del prossimo anno.

Solo pochi giorni fa, una nuova puntata della vicenda si era registrata con il miglioramento delle condizioni da parte di PartnerRe e Axis per giungere alla fusione che era già stata programmata prima dell’intervento nella partita di Exor.

Nella giornata di ieri la holding italiana ha spiegato di aver integrato il dividendo straordinario di 3 dollari al fine di ricompensare gli azionisti PartnerRe a fronte del previsto perfezionamento dell’operazione Exor per l’inizio del prossimo anno. Quando ha presentato la proposta vincolante nel maggio scorso, Exor presumeva che l’assemblea straordinaria di PartnerRe si sarebbe tenuta a giugno e che il perfezionamento dell’operazione sarebbe avvenuto nel quarto trimestre del 2015.

Si legge, ancora, nella nota:

Questi 3 dollari per azione rappresentano un concreto incremento di valore per gli azionisti ordinari di PartnerRe e ampliano ulteriormente la differenza di valore rispetto all’operazione con Axis. Exor rileva inoltre che PartnerRe, pur continuando a sostenere che la proposta di Exor è inferiore, ha già cercato due volte di migliorare le proprie condizioni contrattuali con Axis e di fatto riconosciuto la superiorità della proposta vincolante di Exor.

 

 

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