Salini Costruttori è il nuovo socio Impregilo

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Impregilo ha trovato un nuovo importante socio in Salini Costruttore che oggi detiene l'8,1% delle quote.

Come anticipato ieri dalla maggior parte degli analisti, in seguito all’interessamento mostrato da Equita SIM nei confronti di nuovi potenziali soci per Impregilo già lunedì sera al termine delle contrattazioni, Salini Costrutturi è entrato nell’azionariato dell’importante impresa costruttrice italiana con l’8,1% del capitale.

EQUITA SIM CERCA NUOVI SOCI PER IMPREGILO


L’operazione, come si evince dalle parole dell’amministratore delegato di Salini, è di carattere puramente industriale ed imprenditoriale sebbene non si possa negare il fatto che arrivi in un momento di forte tensione a causa delle discrepanze interne ad Igli, attualmente detentore del 29,7% di Impregilo e maggior azionista di riferimento.

BILANCIO SEMESTRALE IMPREGILO GENNAIO GIUGNO 2011

Proprio questa acquisizione avrebbe fatto propendere i tre soci Igli, ovverosia Gavio, Benetton e Ligresti, a convocare una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione della società controllata per verificare la situazione e decidere il da farsi.

Salini Costruttori, come si evince in un comunicato stampa rilasciato nella tarda serata di ieri, avrebbe concluso le operazioni di acquisizione con circa 60 milioni, arrivando a possedere l’8,1% di Impregilo e diventando, di conseguenza, il secondo socio di riferimento dell’importante azienda.

LIGRESTI POSSIBILE DISMISSIONE QUOTA IGLI

D’altronde, come confermano gli esperti, in una situazione del genere non vi è nulla di anomalo o inaspettato. L’interesse di Salini Costruttori nei confronti di Impregilo, infatti, era nota da almeno 12 mesi, sin da quando si registrarono, cioè, i primi timidi approcci.

Se attuto questo, poi, si aggiunge l’attuale situazione economico-finanziaria di Impregilo, sicuramente migliorata in questo lasso di tempo, nonché le movimentazioni subite dal titolo, che ha fatto registrare, in queste prime giornate di questa settimana volumi anche superiori ai 15 milioni di azioni scambiate (contro i 4-5 della media mensile), si evince come la lussuosa acquisizione fosse già nell’aria.

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