Probabile cessione diretta di Avio ai francesi della Safran.
Sin dal 2006, infatti, anno durante il quale proprio Cinven acquistò la propria quota in Avio, il fondo statunitense ha cercato di smobilitare il proprio ingente investimento senza, però, ottenere il successo sperato.
La situazione, oggi, impone che grosse somme monetarie vengano destinate, da Avio, proprio alla ricerca e alla specializzazione dei propri dipendenti.
Solo così, infatti, potrebbe continuare a restare al vertice mondiale delle società aerospaziali mettendo a frutto il buon lavoro del passato e le attuali ricerche.
Per farlo, però, Avio dovrebbe potersi non preoccupare dei debiti accumulati a causa delle continue cessioni, acquisizioni, dismissioni e altre operazioni di compravendita di parte dell’industria, che hanno interessato l’azienda piemontesi negli ultimi anni ma soltanto alla sperimentazione.
Le ipotesi per farlo sono, oggi, soltanto due. IPO in Borsa, con conseguente ricapitalizzazione e appianamento del debito, ipotesi non più percorribile a causa della volatilità dei mercati che ha fatto propendete i dirigenti per il congelamento del progetto.
Oppure la cessione diretta. Quest’ipotesi, molto gettonata, potrebbe arrivare a concretizzarsi molto presto e vedrebbe in prima linea Safran che, negli ultimi tempi, si è più volta proposta con un’offerta pari a 3 miliardi di euro.