Telecom accelera su spin-off rete in attesa cda

by Redazione Commenta

Mancano ormai soltanto due giorni alla riunione del consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che si riunirà a Torino per valutare l’integrazione con 3Italia e il dossier dello scorporo della rete

 Mancano ormai soltanto due giorni alla riunione del consiglio di amministrazione di Telecom Italia, che si riunirà a Torino per valutare l’integrazione con 3Italia e il dossier dello scorporo della rete. Da un lato i cinesi di Hutchison Whampoa spingono per determinare le condizioni dell’integrazione con la controllata 3Italia: il conglomerato cino-britannico del finanziere Li Ka-shing punta a diventare il nuovo azionista di riferimento dell’incumbent italiano. La partita che si gioca con H3G sta spingendo sull’acceleratore anche il dossier dello spin-off della rete.

Al board Telecom Italia sarà fatta una proposta sul perimetro dell’infrastruttura da trasferire in una società di nuova costituzione (newco), che dovrebbe andare dalla centrale fino all’utenza finale. Il colosso telefonico ha già inviato alla Cdp di Franco Bassanini una bozza di accordo, che prevede la quotazione in borsa della newco e l’ingresso dl Fondo Strategico Italiano come socio di minoranza. Grazie all’Ipo si potrebbe superare il problema della valutazione dell’asset.

Con Telecom vicina a integrazione con 3Italia e scorporo rete, in borsa le azioni del gruppo telefonico continuano a mostrare un andamento positivo tanto che venerdì è avvenuta una nuova chiusura in rialzo (+1%) e la formazione di un nuovo massimo a due mesi a 0,6645 euro. Nell’ultimo mese il titolo Telecom Italia ha guadagnato il 26% e questo perché su Telecom aumenta appeal speculativo in borsa.

Intanto, in attesa di una risposta da Cdp sulla proposta di spin-off della rete e di quotazione della newco, il comitato su 3Italia proverà a chiudere le valutazioni entro domani e quindi prima del cda di mercoledì 8 maggio. Resta da valutare la posizione di Telefonica, primo azionista della holding Telco: gli spagnoli, sebbene siano in possesso di azioni categoria B a poteri limitati, restano ancora molto scettici sulla possibilità di un accordo con H3G.

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