Banche italiane promosse dal Fmi

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Il Fondo Monetario Internazionale ha promosso le banche italiane e più in generale il sistema finanziario del Belpaese, ma allo stesso tempo chiede maggiori controlli sulle fondazioni bancarie

Il Fondo Monetario Internazionale ha promosso le banche italiane e più in generale il sistema finanziario del Belpaese, ma allo stesso tempo chiede maggiori controlli sulle fondazioni bancarie. Secondo quanto emerge dal rapporto dell’istituto di Washington, il settore bancario italiano ha evidenziato una notevole resistenza alla grave crisi economica. Inoltre, in base a ciò che è emerso dagli ultimi stress test, gli istituti di credito italiani hanno tutte le carte in regole per poter resistere “sia a uno scenario di shock concentrati sia a uno di bassa crescita”.

L’istituto guidato dal direttore generale Chrustine Lagarde ha comunque ricordato che per garantire la solidità finanziaria della penisola è necessaria una “solida vigilanza”. Secondo il Fmi, l’Italia disponde di un efficiente meccanismo di gestione della crisi. Tuttavia, l’istituto con sede a Washignton ha ricordato che, “per quanto stabilizzato, il sistema non è immune dai rischi”.

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Il Fmi ricorda che la recessione si fa sempre più dura e che esiste un forte legame tra banche e titoli di stato. Il Fmi ritiene che non debba essere sottovalutato il fatto che sia possibile migliorare ulteriormente le difese delle banche italiane agli shock dei mercati, attraverso una serie di azioni mirate alla stabilità del sistema.

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Il Fmi si è poi soffermato sul ruolo delle fondazioni bancarie nella penisola, ricordando che “hanno giocato un ruolo importante quali azionisti di lungo termine, ma la loro presenza sistemica e la loro particolare struttura di governance meriterebbe una vigilanza più stretta”.

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