Credem perde ricorso, possibile rischio per altre banche

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Il Credito Emiliano (Credem) ha perso il ricorso contro l'Agenzia delle Entrate presentato alla Commissione Tributaria provinciale di Reggio..

Il Credito Emiliano (Credem) ha perso il ricorso contro l’Agenzia delle Entrate presentato alla Commissione Tributaria provinciale di Reggio Emilia verso un accertamento del fisco dal quale era emerso ai fini dell’Ires un reddito maggiore rispetto a quello dichiarato.

Il reddito dichiarato dall’istituto bancario, in particolare, ammonta 33,9 milioni di euro mentre quello accertato è di 51,1 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate ha contestato due operazioni in titoli di stato brasiliani e britannici risalenti al 2004.


Il punto più interessante della vicenda, tuttavia, non è tanto la perdita del ricorso da parte della banca, ma il fatto che si tratta di un accertamento pilota che presto potrebbe riguardare anche altri istituti di credito. Gli accertamenti oggetto del ricorso, infatti, riguardano le operazioni di triangolazione messe in campo da molte banche e in relazione alle quali si è parlato di abuso del diritto tributario. In poche parole accade che l’istituto italiano stipula contratti con banche che si trovano in Paesi con un regime fiscale più favorevole ricevendone un beneficio in termini economici.

Negli ultimi anni, infatti, pare abbiano compiuto operazioni di questo tipo anche veri e propri colossi del settore bancario, tra cui figurano Unicredit, Intesa Sanpaolo, Popolare di Milano e Monte dei Paschi, che si potrebbero trovare a rispondere di elusione fiscale per circa 3 miliardi di euro.

La perdita del ricorso, tuttavia, non ha in fluito sull’andamento del titolo in Borsa che al momento a Piazza Affari segna un incremento di oltre due punti percentuali a 4,165 euro.

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