Il titolo Banca Monte dei Paschi di Siena resta sotto la luce dei riflettori a Piazza Affari e solo grazie al provvidenziale intervento della Consob riesce a evitare una vera e propria debacle borsistica
Il titolo Banca Monte dei Paschi di Siena resta sotto la luce dei riflettori a Piazza Affari e solo grazie al provvidenziale intervento della Consob riesce a evitare una vera e propria debacle borsistica. L’autorità di controllo di borsa guidata da Giuseppe Vegas ha vietato le vendite alle scoperto sul titolo Banca Mps per l’intera seduta di oggi, ma il provvedimento è scattato già durante la giornata di ieri quando i prezzi sono letteralmente crollati con una perdita intraday superiore ai dieci punti percentuali.
A pochi giorni dalla pubblicazione dei conti dello scorso anno (Banca Mps: bilancio 2012), che hanno evidenziato una perdita monstre superiore ai 3 miliardi di euro, è arrivata anche una sonora bocciatura da parte di Exane Bnp Paribas. Il broker francese ha deciso di abbassare il prezzo obiettivo sul titolo bancario senese ben al di sotto dei precedenti minimi storici di 0,1432 euro, toccati il 23 luglio 2012.
Mps vale 10 centesimi secondo Exane, che ritiene improbabile che il management possa essere in grado di tornare a distribuire dividendi agli azionisti entro il 2019. Le azioni dell’istituto bancario di Rocca Salimbeni sono crollate fino a 0,1612 euro, sui livelli più bassi degli ultimi 8 mesi. Tuttavia, grazie al tempestivo provvedimento della Consob, con il divieto di short selling, il titolo ha recuperato e ha chiuso con una perdita del 2,81% a 0,1798 euro.
Il divieto di vendere allo scoperto azioni Mps è stato adottato in applicazione dell’articolo 23 del Regolamento comunitario in materia di short selling, tenuto conto che il titolo ha perso più del 10% durante la giornata di ieri. Il divieto di short selling è entrato in vigore da ieri pomeriggio (ore 14,30) e resterà valido fino al termine della seduta di borsa odierna.