Bilancio Intesa Sanpaolo 2010

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Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2010 con un utile netto in calo del 3,6% a 2,7 miliardi, una flessione che la banca ha ricondotto in larga parte ai tassi..

Intesa Sanpaolo ha archiviato il 2010 con un utile netto in calo del 3,6% a 2,7 miliardi, una flessione che la banca ha ricondotto in larga parte ai tassi euribor ai minimi storici e alle tensioni sui mercati dell’area euro, due fattori che hanno avuto un effetto negativo sugli interessi netti e sul risultato dell’attività di negoziazione.

I proventi operativi netti hanno registrato un calo del 5,9% a 16,62 miliardi di euro, mentre il risultato della gestione operativa è cresciuto del 10,6% a 7,27 miliardi di euro.


Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, in particolare, al 31 dicembre 2010 il Core Tier 1 ratio è risultato pari al 7,9%, rispetto al 7,1% registrato al 31 dicembre 2009, mentre il Tier 1 ratio si è attestato al 9,4% dall’8,4% di fine 2009. Se si includono le operazioni in corso di finalizzazione il Core Tier 1 risulta pari all’8,1%e il Tier 1 ratio al 9,6%.

Alla luce dei risultati realizzati durante il 2010, il Consiglio di amministrazione ha fatto sapere che proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 8 centesimi per azione ordinaria e a 9,1 centesimi per azione di risparmio. Il monte dividendi complessivo risulta quindi pari a 1 miliardo di euro.

La diffusione dei conti relativi al 2010 ha influito negativamente sulla quotazione Intesa Sanpaolo, che al momento a Piazza Affari perde oltre cinque punti percentuali a 2,24 euro.

Foto@GettyImages

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