La cassaforte della famiglia Berlusconi, ovvero il gruppo Fininvest, ha chiuso il bilancio di esercizio 2012 con una perdita di 285,2 milioni di euro
La cassaforte della famiglia Berlusconi, ovvero il gruppo Fininvest, ha chiuso il bilancio di esercizio 2012 con una perdita di 285,2 milioni di euro, dopo che il 2011 si era chiuso con un lieve profitto di 7,5 milioni di euro. Tuttavia, come ha fatto notare il gruppo in una nota, se si escludono gli impatti derivanti dalle rettifiche di valore e da altri costi non ricorrenti, Fininvest avrebbe chiuso il bilancio 2012 con un utile d’esercizio pari a 59,4 milioni di euro.
Sulla redditività della holding hanno impattato negativamente le svalutazioni del valore di carico di alcune partecipazioni, per un controvalore totale che si aggira intorno ai 220 milioni di euro. I ricavi consolidati sono diminuiti dell’11,3% a 5,1154 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo (ebitda) è crollato del 35,3% a 1,259 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2012 la posizione finanziaria netta di Fininvest era negativa per 1,881 miliardi di euro.
A fine dicembre 2011, invece, la posizione finanziaria netta era negativa per 2,077 miliardi di euro. Il patrimonio netto consolidato si è attestato a 5,418 miliardi di euro, di cui 2,262 miliardi di euro di competenza terzi. A seguito di un’attenta valutazione delle riserve distribuibili ai soci, l’assemblea degli azionisti Fininvest ha deciso di deliberare la distribuzione di una parte degli utili di bilancio per un controvalore pari a 93,6 milioni di euro.
â–º BERLUSCONI NON VENDERA’ MONDADORI
Tra le società controllate dal gruppo Fininvest, quelle che hanno pesato di più sul bilancio sono senza dubbio Mondadori e Mediaset, che hanno sofferto rispettivamente il crollo dell’editoria e del mercato della pubblicità televisiva. Nell’ultima seduta di borsa le azioni Mondadori hanno perso il 5,9% a 0,8845 euro, mentre il titolo Mediaset ha registrato un progresso del 2,76% a 2,9 euro.