Il gruppo Rcs ha comunicato di aver raggiunto la guidance per il 2015, facendo registrare ricavi in calo del 3% a 1.032 milioni di euro in confronto al 2014, un ebitda ante oneri non ricorrenti positivo per 71,8 milioni (60,7 nel 2014) che si aggira al 7% dei ricavi totali e un indebitamento inferiore a 500 milioni di euro, pari a 487 milioni di euro (482,5 mln a fine 2014).
Il cda, che si è riunito sotto la presidenza di Paolo Colonna per impossibilità a partecipare del presidente Maurizio Costa, ha approvato il budget per il 2016, confermando gli obiettivi del primo anno di piano annunciati lo scorso dicembre, per il raggiungimento dei quali non è previsto un aumento di capitale: ricavi stabili rispetto al 2015, efficienze nette per 40-45 milioni, margine ebitda ante oneri non ricorrenti al 10%, risultato netto leggermente positivo.
Il cda, spiega una nota di Rcs, è stato aggiornato in merito alla trattativa con le banche per ridefinire le condizioni del finanziamento, “che procede secondo le modalità e le tempistiche previste, con l’obiettivo di pervenire a un accordo nel corso del mese di marzo”.
Sempre secondo i dati preliminari esaminati oggi dal consiglio, il gruppo editoriale precisa che già dal resoconto intermedio al settembre scorso, ricavi e ebitda non sono più comprensivi dei risultati dell’area Libri. I ricavi diffusionali di Rcs nell’esercizio ammontano a 421 milioni, in flessione di 25 milioni sul 2014, principalmente per gli andamenti del mercato spagnolo, i ricavi pubblicitari ammontano a 475 milioni, in calo del 3,1%, un confronto, spiega la nota di Rcs, penalizzato dall’effetto positivo delle iniziative speciali e dei mondiali di calcio nel 2014, escludendo il quale – al netto dei ricavi legati a Expo – il calo si attesterebbe al 2%.