Trimestrale Mediaset gennaio marzo 2011

by Redazione Commenta

Il Consiglio di amministrazione di Mediaset ha approvato ieri i risultati realizzati dal gruppo nel corso del primo trimestre 2011, chiuso con un utile netto in calo a 68,4 milioni...

Il Consiglio di amministrazione di Mediaset ha approvato ieri i risultati realizzati dal gruppo nel corso del primo trimestre 2011, chiuso con un utile netto in calo a 68,4 milioni dai 92,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In flessione anche i ricavi, passati a 1.112,1 milioni di euro dai 1.119,4 milioni di euro dei primi tre mesi del 2010, così come pure l’Ebit che è risultato pari a 135,8 milioni dai precedenti 199,5 milioni.

Il trend negativo registrato nel primo trimestre era stato ampiamente previsto dagli analisti che avevano più volte comunicato di attendere dei risultati deludenti soprattutto a causa delle difficoltà e dei costi della pay per view e della debole crescita degli introiti pubblicitari.


Il giorno precedente alla diffusione del bilancio consolidato intermedio, Citigroup ha comunicato di aver tagliato il rating sulla quotazione Mediaset, portandolo da “hold” a “sell”, il target price da 4,9 a 3,8 euro e le stime di Eps 2011-2013 del 15-21%. Più in generale, gli analisti si aspettavano in media un utile netto di 69 milioni, un Ebit di 137 milioni e ricavi per 1.137 milioni.

Al 31 marzo 2011 la posizione finanziaria netta è passata a -1.423,1 milioni dai -1.590,2 milioni di euro del 31 dicembre. La raccolta pubblicitaria sulle reti free ha registrato una flessione del 2,4% a 668,5 milioni, mentre la raccolta pubblicitaria complessiva, comprensiva anche dei canali digitali pay e dei contenuti video distribuiti sul portale web, ha registrato una flessione dell’1,4%.

Al contrario, invece, nonostante secondo gli analisti il settore della pay tv Mediaset sia in difficoltà, ricavi derivanti dai canali a pagamento hanno registrato un incremento passando da 131,8 milioni a 157,6 milioni.

A Piazza Affari ieri la quotazione Mediaset ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,45% a 4,346 euro, dopo la flessione di oltre due punti percentuali registrata in mattinata a causa del pessimismo degli analisti.

Foto@GettyImages

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