Analizzando la situazione europea, comunque, notiamo come anche le altre principali piazze se la passino malino.
Il CAC40 francese, per esempio, ha raggiunto quota -0,53% a 3.730,50 punti base, il FTSE100 londinese, d’altro canto, cede lo 0,44% a 5821,12 punti, mentre il DAX30 tedesco ha perso l’0,32%.
Il FTSE-MIB però, arriva a cedere addirittura lo 0,60% a 18.543 punti, trascinando con se gli altri indici di riferimento (All Share -0,57% a 19.252 punti, Star -0,21% a 11.436 punti).
I motivi di questa apertura poca convinta, in attesa dello stress test di oggi, sono principalmente due, ovverosia l’intenzione delle principali agenzie di rating (Moody’s e Standars and Poor’s) di mettere sotto strettissima osservazione gli Stati Uniti (valutando se abbassare o meno il rating triplo A di cui godono gli USA) e le dichiarazioni di Ben Shalom Bernanke (presidente della Federal Reserve System, la banca centrale statunitense) secondo il quale, per lo meno a breve, non vi saranno miglioramenti economici evidenti e che la spianta rialzista, almeno per il momento, è andata arrestandosi.
Analizzando i singoli titolo scambiati a Piazza Affari, dopo un breve e temporaneo rimbalzo, tornano a calare i bancari, trascinati da Mediolanum che, a causa delle notizie di cronaca giunte in queste ore (vi fu una soffiata che avvertì i dirigenti dell’arrivo di un controllo della Guardia di Finanza) cede quasi il 3% (-2,28%).
Tra i titoli in evidenza, invece, possiamo segnalare Pirelli (+2,42%) e Luxottica (+1,25%).