Bialetti Industrie aumento di capitale entro fine 2012

by Redazione Commenta

Il gruppo Bialetti Industrie, attivo nella produzione e commercializzazione di prodotti per la casa e in particolare della famosa Moka, potrebbe lanciare un aumento di capitale da 15 milioni di euro entro fine 2012

Il gruppo Bialetti Industrie, quotato a Piazza Affari con il simbolo “BIA”, attivo nella produzione e commercializzazione di prodotti per la casa e in particolare della famosa Moka, potrebbe lanciare un aumento di capitale da 15 milioni di euro entro fine 2012. La ricapitalizzazione avverrebbe mediantee emissione di azioni ordinarie senza valore nominale, da offrire in opzione a tutti gli azionisti della società. Venerdì il titolo haa chiuso la seduta di borsa con un progresso del 3,64% a 0,2166 euro.

Da inizio anno le azioni Bialetti Industrie perdono quasi il 18%. L’aumento di capitale servirà al gruppo per reperire nuove risorse finanziarie per rafforzare la struttura del capitale e procedere con un piano per la crescita. Il management della società non nasconde l’intenzione di voler crescere nel franchising per raffforzare il posizionamento e la penetrazione sul territorio nazionale del marchio Bialetti.

La società ha anche assoldato un nuovo direttore marketing, ovvero Lucilla Premazzi, che avrà il compito di risollevare il giro d’affari rilanciando le vendite sul territorio italiano dopo che negli ultimi due anni Bialetti ha mostrato bilanci negativi soffrendo molto la congiuntura sfavorevole in Italia. Nel 2010 il gruppo aveva chiuso il bilancio con un rosso di circa 18,7 milioni di euro, mentre nel 2011 è riuscito a ridurre le perdite chiudendo con un passivo di circa 2,9 milioni di euro.

A fine settembre scorso sono arrivate buone indicazioni dal lato dell’indebitamento finanziario netto, che è sceso a 87 milioni di euro dai 90,4 milioni di euro evidenziati a fine 2011. Il 12 novembre la società comunicherà i dati del terzo trimestre dell’anno. Nel primo semestre il giro d’affari era sceso a 77,4 milioni dagli 89,9 milioni dello stesso periodo del 2011. In calo anche i margini di redditività.

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