
Secondo gli analisti finanziari il settore delle utilities è considerato tra i più vulnerabili in caso di peggioramento della crisi dei debiti sovrani. Secondo un recente studio di Fitch sul settore, nel caso delle utilities italiane pesa molto il “rischio paese†a causa della presenza del pubblico (Tesoro o i Comuni) nell’azionariato ma anche l’elevato indebitamento. Tra il 2003 e il 2007 la leva finanziaria è aumentata notevolmente, come nel caso di Enel quando acquisì Endesa.
â–º PROGETTO MULTIUTILITY DEL NORD ITALIA
Oggi gestire il fardello del debito non è affatto semplice, a causa della grave crisi della zona euro che fa seguito a quella dei mutui subprime nel 2008. Tra le utility più bersagliate c’è Iren, che ieri ha perso il 14,45% in borsa. Nei giorni scorsi la società ha presentato il bilancio trimestrale mostrando una flessione del margine operativo lordo e una crescita dell’indebitamento a 2,89 miliardi di euro dai 2,65 miliardi di fine 2011.
â–º IPOTESI TAGLIO DIVIDENDO IREN 2012
Secondo S&P Capital Iq, negli ultimi 4 anni il rapporto debito netto/ebitda di Iren è salito del 38%. Ieri Iren ha toccato un nuovo minimo storico a 0,3216 euro: da inizio maggio ha già perso il 55%. In leggera ripresa, invece, A2A che ieri ha guadagnato il 2,85% a 0,5085 euro. Il titolo ha toccato un minimo storico lo scorso 7 maggio a 0,4204 euro. Da inizio anno la perdita per A2A è del 43%.