
La norma, infatti, penalizza notevolmente Atlantia e tutte le altre società interessate, in quanto comporta un incremento dell’imponibile fiscale e quindi dell’ammontare di tasse che devono essere versate all’erario.
Come se non bastasse, ad incidere ulteriormente sull’andamento al ribasso della quotazione arrivano anche le valutazioni negative degli analisti, ultima in ordine di tempo quella arrivata dalla banca francese Société Générale, che ha comunicato di aver abbassato da “buy” a “hold” il rating sul titolo della concessionaria autostradale e il target price da 21 a 14 euro.
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A risollevare l’andamento della quotazione non sono servite le dichiarazioni rilasciate dal viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, secondo cui la norma contenuta nella manovra finanziaria sugli ammortamenti delle concessioni potrebbe essere emendata, alla luce del fatto che potrebbe essere la causa di un rallentamento degli investimenti.
Le parole di Castelli sono però state accolte positivamente dagli analisti di Intermonte, secondo cui il fatto che si parli dell’emendamento della norma il giorno dopo l’approvazione della manovra finanziaria è un aspetto positivo per Atlantia e per tutte le altre società che, allo stesso modo, si ritrovano a dover pagare tasse più onerose.