Borsa di Wall Street previsioni 2013

by Redazione Commenta

Da inizo 2012 il Dow Jones, ha guadagnato il 7,5%, tornando sopra 13mila punti dopo che a inizio giugno scorso era sceso in area 12mila punti

Il 2012 è stato un anno difficile per Wall Street, costretta a chiudere per due giorni a causa del passaggio dell’uragano Sandy, a fare i conti con una ripresa economica anemica e con le incertezze legate al fiscal cliff. Ad ogni modo da inizio anno l’indice azionario principale, ovvero il Dow Jones, ha guadagnato il 7,5%, tornando sopra 13mila punti dopo che a inizio giugno scorso era sceso in area 12mila punti. Hanno fatto meglio l’indice S&P500 (+13,3%) e l’indice dei titoli hi-tech Nasdaq (+14%).

Mentre l’accordo sul fiscal cliff è praticamente fatto (anche se bisognerà analizzare bene i dettagli del compromesso), il 2013 potrebbe riservare sorprese positive per l’azionario americano che poco prima di Natale ha visto il Nyse Euronext lasciarsi sedurre definitivamente dall’Ice, che ha comprato la borsa di Wall Street per 8,2 miliardi di dollari. I dati sull’economia americana mostrano segnali di ripresa.

â–º BORSA DI WALL STREET ACQUISTATA DALL’ICE PER 8,2 MILIARDI

Nel terzo trimestre del 2012 il pil è cresciuto del 3,1% sopra le attese, il mercato immobiliare è in continua crescita mentre l’indice Fed di Philadelphia ha evidenziato che gli imprenditori hanno fiducia in un aumento degli ordini futuri. I money manager vedono rosa per Wall Street nel 2013: in media è atteso un rialzo dell’indice S&P500 del 10%. Secondo Savita Subramanian, capo della strategia azionaria e quantitativa sul mercato americano per BofA Merrill Lynch, l’indice S&P500 potrebbe salire fino a 1.600 punti entro fine 2012.

â–º SAXO BANK: PREVISIONI SHOCK 2013

Secondo lo strategist, le borse americane beneficeranno delle minori tensioni legate al fiscal cliff, alla crisi dell’euro e al possibile rallentamento della Cina. Secondo Sam Stovall di S&P Capital IQ, le attuali valutazioni a Wall Street sono davvero convenienti. Non mancano, però, i più scettici, secondo i quali il calo dei profitti non è ancora incorporato nei prezzi di borsa.

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