Fastweb sta tentato il tutto e per tutto pur di evitare il commissariamento, per questo ha proposto di nominare un soggetto esterno..
L’idea di concedere una cauzione, in particolare, è stata richiesta dai Pm Giancarlo Capaldo, Francesca Passaniti e Giovanni Bombardieri e Fastweb ha tutta l’intenzione di concederla pur di evitare che il Gip Aldo Morgigni disponga il commissariamento dell’azienda.
Il problema, quindi, non è se concedere o meno la cauzione quanto più il suo ammontare, è proprio su questo dettaglio per nulla trascurabile che vertono le trattative. Fastweb ha già subito un sequestro di 38 milioni di euro, pari ai crediti Iva che i Pm di Roma ritengono illecitamente ottenuti dal gruppo telefonico, i Pm vorrebbero che Fastweb depositasse una cauzione pari ad altri 38 milioni, in alternativa la cifra potrebbe essere ridotta a 12 milioni, ossia la somma pari al profitto di Fastweb per le sole operazioni di traffico telefonico.
In ogni caso si arriverà presto ad una soluzione, la decisione sul commissariamento da parte del Gip è attesa per il prossimo 7 aprile, le trattative sono quindi destinate ad esaurirsi nel giro di qualche giorno.
Quel che è certo è che se anche le trattative dovessero portare ad una cauzione di ammontare pari a 38 milioni Fastweb difficilmente rinuncerà , il suo obiettivo è infatti quello di evitare a tutti i costi il commissariamento della società , un qualcosa che avrebbe conseguenze disastrose a Piazza Affari dove il titolo dal 23 febbraio scorso ha già perso l’8,83%.