Piazza Affari, Finmeccanica in evidenza

by Redazione Commenta

Petrolio ancora in calo a New York.

Tra i migliori titoli del listino milanese di oggi appare Finmeccanica: l’azienda della Difesa gode degli aumenti di stanziamenti per l’antiterrorismo nella legge di Stabilità.

Secondo gli analisti di Intermonte “in seguito agli attentati di Parigi i budget della Difesa in Italia e in Europa, in particolare per il controllo delle frontiere e per le attività di intelligence, potrebbero essere rivisti al rialzo, anche in deroga al Trattato sulla Stabilità“. Ancora sotto i riflettori Telecom, con Vivendi che ha escluso ufficialmente i contatti con l’altro investitore francese, Niel. Intesa Sanpaolo ha siglato accordi per vendere il 5,7% di Bankitalia a 430 milioni. Sul fronte obbligazionario, leggero ampliamento dello spread tra Btp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e l’omologo tedesco si attesta a 103 punti base, ma il rendimento dei titoli italiani è stabile all’1,56%. A livello internazionale, la Grecia registra l’ok con i creditori della ex Troika per sbloccare 12 miliardi di prestiti: lo ha annunciato il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos.

L’intonazione positiva si era vista in mattinata già in Asia, mentre la domanda per beni rifugio – cercati alla riapertura dopo gli attacchi di Parigi – è presto scemata. L’indice Msci Asia Pacific, che traccia l’andamento dell’area, nella rilevazione mattutina di Bloomberg riportava la maggior crescita da tre settimane (+1,1%), dopo aver chiuso lunedì ai minimi dai primi di ottobre. Eppure, la Cina mostra ancora segnali di rallentamento: gli investimenti stranieri a Pechino sono aumentati del 4,2% annuo ad ottobre, accentuando la frenata degli ultimi mesi. Ciononostante, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo con l’indice Nikkei a +1,22%, grazie anche all’indebolimento dello yen che sostiene l’export.

Il petrolio si muove in calo a New York, dopo il rimbalzo di ieri: alla chiusura dei mercati europei il Wti cede l’1,3% in area 41 dollari al barile. L’oro è invece in calo dello 0,7% a 1.075 dollari l’oncia (le materie prime).

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