Quali mercati emergenti tenere d’occhio, per investire in azioni

by Redazione Commenta

Secondo gli studi condotti da Global Evolution, nel 2014 i mercati emergenti più promettenti  potrebbero essere ben cinque. La prima piazza da tener conto è il Bangladesh, che ha iniziato una strada di sviluppo stabile con una crescita media attorno al 6,2% annuo. La stabilità è collegata a una struttura economica sostenuta dai consumi interni, che hanno fruttato il 75% del Pil e questo mette il Paese abbastanza al riparo dai fattori esterni.

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Il Bangladesh ha per di più un rilevante privilegio competitivo legato al ridotto costo del lavoro. Poi abbiamo il Kenya, che ha manifestato una seria solidità nel 2013, con una crescita vicina al 5%, e che dovrebbe migliorare ulteriormente nel 2014. La crescita sarà quasi certamente consolidata dall’espansione del settore agricolo, dallo sviluppo delle infrastrutture e da stimoli collegati alla politica monetaria, e la recente scoperta del petrolio potrebbe essere l’asso nella manica.

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Dati positivi anche per la Nigeria, che detiene un quarto delle attuali riserve petrolifere dell’Africa, e Sri Lanka. Per quel che riguarda il mercato azionario poi, stando ai gestori dei fondi Morningstar, sarà in particolare l’Italia, all’opposto di quanto si pensa, fra i paesi che dovrebbero beneficiare in maggior misura di un ritorno degli investimenti a Piazza Affari essendo la piazza rimasta più indietro fra quelle europee. Gli esperti di Global Evolution ravvisano, infatti, in Italia un progressivo ritorno di fiducia, trainata dall’export, dopo anni di turbolenze.

 

 

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