Pil Irlanda negativo crea timori per il debito

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Le Borse europee hanno chiuso la seduta di ieri in calo, penalizzate da nuovi timori provenienti dall'Irlanda.

Le Borse europee hanno chiuso la seduta di ieri in calo, penalizzate da nuovi timori provenienti dall’Irlanda, che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un Pil in calo dell’1,2%, nonostante esperti e analisti si aspettassero una ripresa dopo la crisi economica.

In seguito alla notizia, i credit-default swap sul debito sono aumentati di 31 punti segnando un record a quota 495,5 punti, con lo spread fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi che è schizzato al massimo storico di 411 punti.

Inoltre a preoccupare l’economia è l’indice Pmi in Europa, sceso anch’esso sotto le attese: a Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,5%, il Ftse All Share dello 0,46%, mentre Francoforte ha perso lo 0,38% e Parigi lo 0,65%.

In Europa il settore servizi é calato a 53,6 punti a settembre dai 55,9 di agosto, con un minimo dal mese di febbraio ad oggi, mentre il settore manifatturiero è calato a quota 53,6, il minimo da gennaio.

La situazione irlandese inoltre concorre ad aumentare le paure sulla situazione finanziaria del paese, aumentando di conseguenza la pressione sulle banche.

Nel frattempo Christine Lagarde, ministro delle finanze francese, ha affermato che dal prossimo anno le banche attive in Francia subiranno tasse così che gli istituti stessi siano spinti ad avere meno rischi.

Secondo le previsioni nel 2011 le nuove tasse porteranno allo Stato 504 milioni di euro, nel 2013 addirittura 810 milioni.

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