C’è preoccupazione infatti, al ritorno dalle ferie, per le crisi aziendali e per l’andamento delle tariffe e dei prezzi che si presentano in persistente aumento e che, quindi, stanno sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie.
Un presidio nei prossimi giorni, da parte delle principali Associazioni dei Consumatori, al fine di chiedere all’attuale Governo una nuova politica economica che si basi sullo sviluppo e sul rilancio della crescita a fronte di serie ed incisive misure a favore delle famiglie. Il presidio, davanti a Montecitorio, è fissato per il prossimo 18 settembre del 2012 in accordo con una nota congiunta delle Associazioni Adusbef e Federconsumatori.
C’è preoccupazione infatti, al ritorno dalle ferie, per le crisi aziendali e per l’andamento delle tariffe e dei prezzi che si presentano in persistente aumento oramai da troppo tempo e che, quindi, stanno sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie.
► NUOVI RIALZI PREZZO CARBURANTI
Le due Associazioni di consumatori fanno presente come lo Stato italiano, alla ricerca spasmodica degli equilibri per quel che riguarda il bilancio, rischi di peggiorare il tenore di vita e la capacità di consumo e di risparmio delle famiglie con ripercussioni negative sull’economia che sono inevitabili.
► ENI E CODACONS INSIEME PER GLI SCONTI SULLA BENZINA
D’altronde proprio l’Adusbef e la Federconsumatori nei giorni scorsi hanno fornito un aggiornamento sulla stangata 2012 causata dall’aumento dei prezzi e delle tariffe. Trattasi di complessivi 2.333 euro annui a famiglia generati dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari, dall’aumento dei prezzi di luce e gas e, tra l’altro, dalla stangata sui carburanti e dalle maggiori tasse, tra cui l’Imu, le nuova imposta immobiliare che torna a tassare la prima casa, e l’inasprimento delle addizionali sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).
C’è preoccupazione infatti, al ritorno dalle ferie, per le crisi aziendali e per l’andamento delle tariffe e dei prezzi che si presentano in persistente aumento oramai da troppo tempo e che, quindi, stanno sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie.
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Le due Associazioni di consumatori fanno presente come lo Stato italiano, alla ricerca spasmodica degli equilibri per quel che riguarda il bilancio, rischi di peggiorare il tenore di vita e la capacità di consumo e di risparmio delle famiglie con ripercussioni negative sull’economia che sono inevitabili.
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D’altronde proprio l’Adusbef e la Federconsumatori nei giorni scorsi hanno fornito un aggiornamento sulla stangata 2012 causata dall’aumento dei prezzi e delle tariffe. Trattasi di complessivi 2.333 euro annui a famiglia generati dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari, dall’aumento dei prezzi di luce e gas e, tra l’altro, dalla stangata sui carburanti e dalle maggiori tasse, tra cui l’Imu, le nuova imposta immobiliare che torna a tassare la prima casa, e l’inasprimento delle addizionali sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).