Fca mira a conquistare gli investitori

by Redazione Commenta

Gli analisti, nel frattempo, sono convinti che prima o poi il nuovo gruppo auto procederà all'aumento del capitale.

 

Per Fiat Chrysler Automobiles è stata senza dubbio una settimana importantissima, iniziata con la quotazione presso il New York Stock Exchange. Il primo passo verso un futuro radioso, come amano ripetere i vertici, e non un punto d’arrivo. In effetti, il gruppo ha ancora moltissimo da dimostrare. L’amministratore delegato Sergio Marchionne, entro il 2018, dovrà dimostrare di saper raggiungere gli obiettivi che la community finanziaria ha presentato a maggio di quest’anno.

Dopo il matrimonio con Chrysler, Fiat ha la certezza di far parte del settimo gruppo automobilistico più grande al mondo. Lo sbarco nella Borsa Americana è stato ‘salutato’ con molto entusiasmo. Entusiasmo che ora, però, verrà rimpiazzato dalla prgmaticità. L’asse Detroit-Torino-Londra è al lavoro per incrementare i volumi di scambio e direzionare i titoli verso New York più che verso Piazza Affari. La scelta di puntare sul Nyse è dettata dalla volontà di accedere dalla porta principale al mercato dei grandi capitali. Nel contempo, Fca cerca di conquistare gli investitori.

Nel contempo, gli analisti si interrogano sulla questione-ricapitalizzazione. E’ necessaria? A loro avviso si, anche se Fca ritiene di no:

Dato il piano di crescita aggressivo e dato il fatto che Fiat non ha pienamente accesso alla liquidità di Chrysler, a un certo punto dovranno rastrellare capitali. In quale forma resta da vedere. Non a caso già si guarda al prossimo consiglio di amministrazione, che potrebbe prendere una decisione in merito il 29 ottobre, quando saranno anche svelati i conti trimestrali del gruppo. Ieri Marchionne si è limitato a dire che ‘ci affacceremo di sicuro al mercato del debito nel corso del tempo’ e che un’emissione di titoli potrebbe esserci nel caso in cui si debba affrontare un rallentamento del mercato dell’auto. Ma il top manager è ottimista: le prospettive ‘sono buone e ‘nel 2015 faremo molto meglio di quanto tutti si aspettino’.

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