Investire in bond in valuta estera

La speculazione valutaria sembra essere tornata al centro della scena finanziaria, dove si sta assistendo ad una situazione molto simile a quella del 2003 ma in cui c’è uno scambio dei ruoli: oggi, infatti, non è più il dollaro a perdere nei confronti dell’euro ma il contrario.

In una situzione di debolezza della moneta unica europea il consiglio degli esperti è quello di difendere i propri risparmi mediante l’acquisto di bond espressi in valuta ed emessi da debitori con rating fuori pericolo. In questo caso i rendimenti, per scadenze comprese tra un anno e due anni, vanno da un minimo di 1,57 per la Norvegia ad un massimo di 9,48% per il Brasile.


Dal momento che le valute rispecchiano sempre la situazione politico-economica del paese di riferimento risulta evidente che al momento sono da preferire il dollaro e la sterlina inglese, a cui seguono le monete europee diverse dall’euro come la corona norvegese e il franco svizzero.

Da non sottovalutare neanche il dollaro canadese, lo yen giapponese, il dollaro neozelandese, lo zloty polacco e il fiorino ungherese, in ogni caso per evitare rischi si consiglia di scegliere emissioni che non abbiano una durata eccessivamente lunga.

Come dicevamo, dunque, il dollaro americano è al primo posto, il motivo sta nella previsione di un crescita del Pil statunitense del 3%, per il Regno Unito e il Giappone la crescita dovrebbe essere invece leggermente inferiore.

Fonte | CorrierEconomia

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