
In una situzione di debolezza della moneta unica europea il consiglio degli esperti è quello di difendere i propri risparmi mediante l’acquisto di bond espressi in valuta ed emessi da debitori con rating fuori pericolo. In questo caso i rendimenti, per scadenze comprese tra un anno e due anni, vanno da un minimo di 1,57 per la Norvegia ad un massimo di 9,48% per il Brasile.
Dal momento che le valute rispecchiano sempre la situazione politico-economica del paese di riferimento risulta evidente che al momento sono da preferire il dollaro e la sterlina inglese, a cui seguono le monete europee diverse dall’euro come la corona norvegese e il franco svizzero.
Da non sottovalutare neanche il dollaro canadese, lo yen giapponese, il dollaro neozelandese, lo zloty polacco e il fiorino ungherese, in ogni caso per evitare rischi si consiglia di scegliere emissioni che non abbiano una durata eccessivamente lunga.
Come dicevamo, dunque, il dollaro americano è al primo posto, il motivo sta nella previsione di un crescita del Pil statunitense del 3%, per il Regno Unito e il Giappone la crescita dovrebbe essere invece leggermente inferiore.
Fonte | CorrierEconomia