Biocarburanti tra costi e benefici

by Redazione Commenta

Per tutti questi motivi, prima di buttarsi a capofitto nei nuovi carburanti, bisogna valutare pro e contro, costi e benefici..

campo di grano per realizzare biocarburanti

Da qualche tempo si stanno diffondendo, in maniera sempre maggiore, i famosi biocarburanti, ovvero dei propellenti che si sviluppano indirettamente dalle biomasse, come grano, mais, bietola, ecc.

Il loro vantaggio è che, proveniendo da risorse rinnovabili, dovrebbe far dominuire l’effetto serra. Tra i biocarburanti, ci sono il bioetanolo, il biodiesel e gli olii vegetali.

A tenerci in guardia dai biocarburanti è stato Piero De Simone, direttore generale dell’Unione Petrolifera, che durante un convegno ha affermato che “sembra improbabile centrare l’obiettivo del 5,75% nel 2010 con le superfici disponibili. La Commissione europea ha ideato una strategie per la protezione ambientale, ma che è molto ambiziosa, soprattutto per l’Italia, e quindi volerci arrivare per forza, rischia di arrecare più costi per la comunità di quanti benefici ambientali effettivamente porti.”

Il rischio per il nostro paese è concreto, spiega De Simone, perchè “l’Italia ha realizzato un sistema di regole molto più articolato e complesso rispetto ad altri paesi europei, ed è proprio questo complesso di regole che non garantisce efficienza rispetto agli altri paesi europei”.

Per tutti questi motivi, prima di buttarsi a capofitto nei nuovi carburanti, bisogna valutare pro e contro, costi e benefici di questo passaggio e studiarne, oggettivamente, le reali potenzialità.

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