Eni in Libia riparte con le esplorazioni onshore

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Il pozzo esplorativo, l’A1-108/4, avrà una profondità che sfiora i 4.500 metri a fronte dell’operatività a cura della controllata al 100% Eni North Africa.

In Libia, e precisamente nel bacino di Sirte che si trova a 300 chilometri circa a Sud della città di Bengasi, Eni S.p.A. ha ufficialmente riavviato le attività di perforazione e di esplorazione onshore.

A darne notizia in data odierna, lunedì 3 dicembre del 2012, è stata proprio la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che il pozzo esplorativo, l’A1-108/4, avrà una profondità che sfiora i 4.500 metri a fronte dell’operatività a cura della controllata al 100% Eni North Africa.



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In merito al riavvio delle perforazioni onshore in Libia Eni S.p.A. con un comunicato ufficiale ha fatto presente come queste continueranno anche nel 2013 in linea con un programma esplorativo per la ripresa della produzione in Libia. Le attività onshore in Libia da parte di Eni S.p.A. sono invece iniziate nel mese di febbraio del 2012 dopo aver rimosso lo stato di forza maggiore nel Paese.

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La produzione è invece ufficialmente ripresa nel mese di settembre dello scorso anno con la riattivazione del giacimento di Abu Attifel. L’operatività nel giacimento di Abu Attifel avviene attraverso la società Mellitah Oil & Gas che è una joint venture paritetica tra la società del cane a sei zampe e la NOC. Al riguardo Eni ha messo in risalto come sia stata la prima compagnia petrolifera internazionale a riavviare la produzione in Libia ed a rimuovere lo stato di forza maggiore per le attività di esplorazione.

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