Il più grande social network del mondo aveva già presentato nel mese di febbraio un dossier per la quotazione in Borsa senza però indicare dove sarebbe stato quotato.
A questo punto svanisce la possibilità di vedere Facebook sbarcare al New York Stock Exchange, che recentemente aveva invece convinto LinkedIn e Pandora Media, che avevano preferito questa piazza al Nasdaq, tradizionalmente la prescelta per i titoli tecnologici. Il giorno del collocamento di LinkedIn al Nyse il prezzo delle azioni era aumentato del 109% a 94 dollari.
Facebook prevede di raccogliere 5 miliardi di dollari secondo quanto riportato nel dossier consegnato alla Securities and exchange commision, la commissione di vigilanza equivalente della nostra Consob. Secondo le previsioni degli analisti però Facebook riuscirà a raccogliere una cifra ancora superiore ai 5 miliardi previsti. La valutazione totale potrebbe essere compresa tra 75 e 100 miliardi di dollari.
Sul mercato secondario di Sharepost, dove i dipendenti potevano vendere le loro azioni, nelle settimane scorse sono state vendute 150mila azioni a 44,1 dollari con la valutazione indiretta che è stata calcolata in 102,8 miliardi di dollari. Faceboook ha chiesto però di sospendere le contrattazioni, confermando che lo sbarco in Borsa è molto vicino, potrebbe avvenire già il prossimo mese. Dovrebbe essere facilmente la più grande Ipo da quella di Google del 2004 ad oggi.