Gran Bretagna, ennesimo calo nel real estate

by Redazione 1

Per i prossimi mesi, molto dipenderà dall'acuirsi o meno della crisi finanziaria internazionale, sulla quale non sono in molti a scommettere..

Royal Institution of Chartered Surveyors

Le compravendite di abitazioni nel Regno Unito sono calate ancora durante il mese di settembre, giungendo a toccare un livello minimo da quasi trent’anni a questa parte. In particolare, la crisi avrebbe riguardato principalmente le grandi città, con un improvviso crollo delle transazioni nella metropoli londinese.

I dati, comunicati ufficialmente dal Royal Institution of Chartered Surveyors, non hanno certo sorpreso gli osservatori del mercato immobiliare britannico, i quali già da diversi mesi hanno iniziato, loro malgrado, a tracciare delle linee decrescenti nei grafici dei business delle case.


Per i prossimi mesi, molto dipenderà dall’acuirsi o meno della crisi finanziaria internazionale, sulla quale non sono in molti a scommettere circa l’esito a breve termine.

Insieme alle compravendite immobiliari, ovviamente, ad essere pericolosamente precipitate sono anche le concessioni dei mutui, giunte ai minimi dal 1999. E proprio al fine di invertire la rotta, ed evitare ulteriori strette creditizie, il Primo Ministro britannico Gordon Brown ha annunciato che il governo potrebbe proseguire nella politica di acquisizione di partecipazioni in alcune aziende di credito.

Acquisizioni che, stando a quanto comunicato dallo stesso governo, sarebbero comunque di carattere transitorio.


Circa la reale natura, e l’entità della temporaneità del possesso di quote del sistema bancario britannico, tuttavia, aleggiano ancora molti interrogativi.

Per il 2009, si ricorda, gli analisti prevedono inoltre nuove ondate di vendite delle case precedentemente pignorate: un evento che potrebbe, ancora una volta, contribuire ad influenzare in maniera importante l’andamento dell’intero mercato real estate.

Comments (1)

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    Eric Hundin

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