Angela Merkel ha deciso di prolungare in media la vita delle centrali nucleari in Germania di 12 anni.
In questo modo la Merkel mantiene fede a quanto promesso in sede di campagna elettorale, ossia proprio allungare la vita media dei 17 impianti nucleari presenti sul suolo tedesco.
Con questa decisione, le centrali nucleari costruite prima del 1980 vedranno la vita allungarsi di 8 anni, mentre quelle costruite dopo subiranno un aumento di 14 anni.
Questa decisione è anche la base della strategia energetica della Merkel, che prevede oltre al sostegno pubblico e privato al settore delle rinnovabili, anche una tassa sulle utility di 9 euro per megawattora di energia nucleare (3-4 miliardi di euro all’anno).
Come dichiarato dalla stessa Merkel, con questo cambiamento, l’approvvigionamento energetico della Germania diventa il più eco-compatibile ed efficiente al mondo.
Ovviamente i problemi sorgeranno quando si andrà in Parlamento per il voto finale, dove sicuramente Spd e Verdi contesteranno la decisione della Merkel. Non a caso questi due partiti 10 anni fa approvarono la legge che voleva chiudere tutti gli impianti nucleari sul suolo tedesco entro il 2010.
L’opposizione ha criticato l’operato della Merkel, definendo quest’operazione un regalo a Rwe, E.On, EnBw e Vattenfall. Dal canto suo la Merkel è invece molto soddisfatta: gli utili derivanti saranno usati per espandere l’industria delle energie rinnovabili.