L’India potrebbe diventare il futuro della finanza sostenibile

by Daniele Pace Commenta

Nel corso della sessione di discussione in quel di Glasgow durante la COP26, il primo ministro indiano, ovvero Narendra Modi, ha messo in evidenza come il suo Governo avrebbe cercato in tutti i modi di addivenire a un impatto ambientale azzerato e all’obiettivo della neutralità climatica entro il 2070.

Si tratta di un impegno importante quello che si è preso l’India, ma al contempo c’è anche un altro obiettivo molto importante da raggiungere. Infatti, l’India si è imposta di provvedere alla produzione di ben 500 GW di energia da fonti non fossili entro il 2030. Al tempo stesso, si è impegnata a cercare di abbassare le emissioni pro capite di CO2 fino al 45%. Insomma, si tratta di dati importanti, dato che vogliono dire una riduzione di un miliardo di tonnellate di CO2 entro il 2030 in confronto ai livelli che sono stati toccati nel 2021.

india

Stando a quanto è stato riportato dal Council on Energy di Nuova Delhi, è quello di ottenere una vasta gamma di investimenti pubblici e privati che, messi insieme, toccano quota 10 mila miliardi di dollari. Un obiettivo che consentirebbe, di fatto, all’India di riuscire a raggiungere la neutralità climatica entro il 2070.

In un simile contesto, in India le banche potrebbero davvero un ruolo fondamentale per il raggiungimento di un simile obiettivo a livelli di investimenti. È chiaro, d’altro canto, che gli istituti bancari svolgeranno un ruolo di primo piano nell’intervenire con aiuti pubblici in settori che ne hanno ancora più bisogno, come nel caso dell’illuminazione fino ad arrivare inevitabilmente pure alle reti idriche.

Come si può facilmente intuire, il settore bancario non poteva che essere al primo posto nella lotta contro i cambiamenti climatici, dal momento che le stime parlano di come tale ambito sia in grado di garantire quantomeno il 72% dei fondi che servono per dei programmi di transizione del genere. L’India, sotto questo profilo, si può davvero considerare una nazione molto interessante e adatta per comprendere le tendenze future in merito alla finanza sostenibile.

Il settore bancario, in effetti, è stato vitale per l’intera attività commerciale del Paese, portandolo a diventare un enorme colosso industriale. Al giorno d’oggi, invece, sta interiorizzando gli standard Esg e, tramite tale mossa, è in grado di produrre un altro salto di qualità, permettendo al Paese di affermarsi come una vera e propria potenza innovativa anche in merito ai finanziamenti più all’avanguardia che vengono concessi in riferimento all’impatto ambientale, ma anche sociald e di genere.

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