L’Iva al 10% nel settore edilizio diventa permanente

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Il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha annunciato il via libera dell'Ecofin ad un aliquota del 10% per l'Iva relativa alle ristrutturazioni..

edificio

Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato il via libera dell’Ecofin ad un aliquota del 10% per l’Iva relativa alle ristrutturazioni edilizie, misura già attualmente in uso ma la cui validità era limitata nel tempo poichè fissata fino al 2010 mentre ora, dopo la riunione a Bruxelles dei ministri delle finanze europei, è diventata una misura definitiva.

Se la misura non fosse stata trasformata da provvisoria a definitiva, ha commentato Tremonti, in Italia L’Iva sulle ristrutturazioni edilizie sarebbe tornata al 20% tra meno di un anno, circostanza che avrebbe pesantemente danneggiato non solo i cittadini ma anche gli obiettivi governativi in tema di politiche edilizie ed abitative.


L’accordo raggiunto ieri a Bruxelles dai ministri finanziari europei, tuttavia, non ha ad oggetto aliquote agevolate solo per le ristrutturazioni edilizie e le piccole riparazioni domestiche ma anche per un serie di servizi come, ad esempio, i ristoranti, i parrucchieri, i libri e l’assistenza agli anziani settori dove, tuttavia, la riduzione dell’aliquota non arriverà fino al 50% come per le ristrutturazioni edilizie.

Lazlo Kovacs, commissario al Fisco, ha spiegato che la riduzione delle aliquote non è una misura indispensabile ma una misura che contribuisce ad aumentare la flessibilità negli Stati membri dell’Unione Europea. La misura, inoltre, elimina la disparità di trattamento tra libri stampati e libri su cd rom.


Via libera dell’Ecofin anche all’aggiornamento del programma di stabilita’ presentato dall’Italia. Nel documento Ecofin, infatti, si legge: ”Il pacchetto di aiuti dell’Italia e’ una risposta adeguata alla recessione e le misure sono in linea con il programma europeo e compatibili con la situazione di finanza pubblica”.

Durante il vertice era inevitabile non cadere sull’argomento crisi ma, come ha spiegato Tremonti, la crisi è “una terra incognita, non abbiamo precedenti storici, né in positivo né in negativo, per fare paragoni e capire a che punto siamo. Sappiamo che c’è la crisi e la stiamo affrontando nel modo più serio e responsabile possibile“.

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