Secondo Equita, Finmeccanica rispetterà la guidance 2015

by Redazione Commenta

Le possibilità dell'azienda per razionalizzare le proprie attività.

Capitolo Finmeccanica. Arriva l’analisi degli esperti di Equita. In essa emerge la possibilità che si verifichi il superamento della guidance di quest’anno. Questo rappresenta senza dubbio il primo passo del piano di rilancio. A ciò si uniscano le numerose operazioni di M&A, che aggiungono ulteriore potenziale upside, per Finmeccanica.Nonostante negli ultimi tempi il management abbia scelto deliberatamente un basso profilo secondo Equita per evitare di perdere potere contrattuale, è opportuno che il reshuffle del portafoglio rimanga un catalizzatore rilevante. Infatti, come è stato ampiamente discusso nelle scorse settimane, il gruppo industriale italiano ha diverse opzioni a disposizione nel processo di razionalizzazione delle attività. Quel che è certo, è che il nuovo amministratore delegato Moretti ha delineato la strada per una Finmeccanica focalizzata nei business dell’aerospazio e della difesa.

A tal fine il gruppo dovrebbe passare per la cessione di Mbda, la cessione parziale di Drs, per la quale potrebbe essere considerata anche l’ipotesi dell’entrata di un partner finanziario o industriale, viste le recenti performance positive. “Per le joint venture nel settore dello spazio (Thales Alenia Space e Telespazio, ndr) è possibile uno swap con Thales, mentre in Atr il gruppo potrebbe acquistare il restante 50% della joint venture con Airbus”, aggiungono gli esperti. Inoltre, secondo gli analisti della sim milanese, il gruppo avrebbe ulteriori carte da potersi giocare, come gli asset non-core più piccoli tra cui Fata che rappresenta 0,2 miliardi del fatturato di Drs e 90 milioni del fatturato di Selex.

“Dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre”, ricordano gli analisti, “abbiamo immediatamente alzato la stima di ebita rettificato per il biennio 2015-2016 in media del 5% a 1,14 miliardi e 1,22 miliardi, rispettivamente e l’utile per azione in media del 9%. In assenza di volatilità sul fronte valutario, precisano, “c’è spazio per altri 40-50 milioni aggiuntivi rispetto alla guidance 2015 di ebita rettificato per l’effetto traslativo.

 

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