Petrolio, Ubs scommette su crescita titoli del settore

Quello iniziato ormai da cinque mesi si sta rivelando, malgrado gli allarmi della vigilia, un anno particolarmente positivo per il greggio. Il business risente molto delle attuali contingenze politico-economiche. Tuttavia, risultati dei gruppi petroliferi integrati hanno battuto nel primo trimestre le aspettative del mercato.

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Il mancato accordo sul petrolio non frena le Borse europee

Buone notizie per le Borse europee dopo il meeting domenicale tenutosi a Doha.  I paesi produttori di petrolio non sono riusciti a raggiungere nessun accordo sul congelamento dell’offerta mondiale, ma nonostante tutto il greggio ha mostrato segnali di recupero.

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Prezzo petrolio crollato a New York

Ieri il prezzo del petrolio è letteralmente crollato. Al Nymex di New York il future sul Crude con scadenza luglio ha perso il 4,6% a 94,81 dollari al barile.

Si tratta del valore minimo toccato dalle quotazioni del petrolio da quattro mesi a questa parte. A influire negativamente sono stati tutti i dati macroeconomici pubblicati ieri negli Usa, i quali hanno confermato che la ripresa sta rallentando.

Prezzo petrolio in rialzo per piena Mississippi

La piena del Mississippi che ha spinto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a proclamare lo stato di calamità per le aree del Tennessee interessate dall’esondazione ha spinto al rialzo il prezzo del greggio che nell’after hours di New York ha guadagnato il 10% circa arrivando a sfiorare i 104 dollari al barile.

La piena del fiume, infatti, non solo ha lasciato senza casa migliaia di persone e minaccia altri danni a New Orleans, dove si sta spingendo nel corso delle ultime ore, ma rischia di causare seri danni a a 10 raffinerie di petrolio che si trovano in Louisiana, le stesse che coprono per il 14% circa l’intera produzione di petrolio degli Stati Uniti.