Saras e Rosneft verso creazione joint venture

Una joint venture, a controllo paritetico, con il fine della lavorazione del petrolio greggio e della commercializzazione dei prodotti petroliferi. Questo è quanto intendono fare la società quotata in Borsa a Piazza Affari Saras S.p.A. e la Rosneft dopo che è stata siglata dalle due parti una lettera di intenti finalizzata alla creazione di una joint venture a controllo paritetico.

In questo modo le due società potranno capitalizzare al massimo le proprie potenzialità nei segmenti di upstream e downstream facendo riferimento anche alla raffineria di Sarroch della Saras per quel che riguarda la lavorazione ed il trading.

Saras e Rosneft studiano opportunità commerciali

Formare un gruppo di lavoro con la finalità di andare ad esaminare delle opportunità congiunte a livello commerciale. Questo è quanto hanno deciso Saras Spa da un lato, e la Rosneft. Questo dopo che in data odierna, lunedì 17 settembre del 2012, la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale ha reso noto che a Roma si sono incontrati Massimo Moratti e Gian Marco Moratti, rispettivamente l’Amministratore Delegato ed il Presidente di Saras SpA, con il presidente della società Rosneft Igor Sechin.

Nell’ambito della cooperazione tra le due società, senza comunque alcuna limitazione, c’è anche la possibilità di fornitura di grezzo per la raffineria di Sarroch, comune della Regione Sardegna, in Provincia di Cagliari.

Bilancio Saras gennaio giugno 2012

Ricavi semestrali in crescita anno su anno del 9% a 5.787 milioni di euro a fronte però di un risultato netto al 30 giugno del 2012 negativo per 117,7 milioni di euro. E’ questa la fotografia della prima semestrale 2012 di Saras S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che i dati sono stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Negativo nel periodo si è attestato anche l’Ebitda, a -35,4 milioni di euro a causa in prevalenza del brusco calo dei prezzi dei prodotti petroliferi che ha portato ad una conseguente e pesante svalutazione degli inventari.

Saras sigla contratto finanziamento quinquennale

Un finanziamento avente un controvalore di 170 milioni di euro ed una scadenza a cinque anni. A siglarlo è stata la Saras S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore petrolifero, attraverso un pool di banche rappresentate da Istituti di credito italiani ed esteri.

In accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dalla società, trattasi di un finanziamento senior che, non assistito da garanzie reali, è stato sottoscritto avvalendosi di BNP Paribas e di Banca IMI in qualità di “Bookrunners” e di “Mandated Lead Arrangers“.

Rating Saras alzato a “buy” da Société Générale

Société Générale ha comunicato questa mattina di aver alzato il rating sul titolo Saras portandolo da “hold” a “buy”.

Gli analisti della banca francese, dunque, consigliano di fatto l’acquisto delle azioni Saras agli investitori. Il motivo è da ricercare nei margini di raffinazione, che nel trimestre in corso hanno raggiunto i livelli massimi degli ultimi tre anni, registrando un’impennata del 41% rispetto al 2011.

Acquisto azioni Saras consigliato da Société Genérale

A Piazza Affari il titolo Saras segna un rialzo di oltre tre punti percentuali a 0,938 euro sulla scia del giudizio positivo arrivato dagli analisti di Société Genérale, che hanno avviato la copertura sul titolo fissando rating “buy” e target price a 1,27 euro.

Secondo gli esperti della banca francese, dunque, il titolo Saras rappresenta un’ottima opportunità di investimento in quanto presenta un potenziale di rialzo del 38%.

Saras possibile delisting

A Piazza Affari stamane il titolo Saras segna un rialzo di oltre otto punti percentuali a 1,27 euro sulla scia della notizia riportata stamane da alcuni quotidiani, secondo cui i principali azionisti della società starebbero studiando un delisting del titolo.

Se le indiscrezioni di stampa dovessero rivelarsi fondate, dunque, la quotazione potrebbe ben presto sparire dal listino milanese. Gli stessi quotidiani che riportano la notizia, inoltre, non escludono che sia in arrivo un’offerta.