Investimenti famiglie nel segno della prudenza

Prudenza, semplicità, ma anche sicurezza e contenimento dei costi. Sono questi, ai tempi della crisi, i criteri di scelta delle famiglie in materia di investimenti. A rivelarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel sottolineare come rispetto al passato le difficoltà legate alla crisi portino i risparmiatori a puntare di più sulle obbligazioni e sui conti di deposito remunerati.

Quella rilevata dell’ABI, tra le famiglie, è una vera e propria riorganizzazione dei rapporti finanziari che chiaramente ha modificato anche il ruolo delle banche in materia di prodotti di investimento da offrire.

Banche italiane fanno muro sulle disposizioni dell’Eba

La revisione delle regole in materia di requisiti di patrimonializzazione delle banche, che saranno più stringenti, deve essere effettuata tenendo conto di quello che è il peggioramento del ciclo economico. A farlo presente è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, per voce del suo Direttore Generale, Giovanni Sabatini, durante un incontro nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione in merito all’entrata in vigore dei nuovi regolamenti di Basilea3.

Nel dettaglio, l’ABI non condivide nel metodo quello che è l’approccio dell’Eba in quanto non c’è stata una consultazione preventiva, e neanche un’analisi di impatto; l’Associazione, inoltre, ha una posizione critica sull’approccio dell’Eba anche nel merito in quanto per le banche il problema attuale è quello della liquidità.

Il Tesoro incontra l’Abi per firmare l’accordo sui Tremonti bond

tremonti

Giovedì 19 Marzo il ministro dell’economia Giulio Tremonti incontrerà l’Associazione Bancaria Italiana per sottoscrive l’accordo volto a stabilire i paramtri relativi credito che le banche che emetteranno gli strumenti di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro, i cosiddetti “Tremonti Bond“, dovranno concedere a famiglie e piccole e medie imprese.

Le prossime ore, quindi, dovranno necessariamente essere dedicate a risolvere quei punti su cui non c’è ancora pieno accordo tra l’Abi e il Tesoro. I punti dell’accordo già considerati sicuri ma su cui si attende comunque conferma sono sostanzialmente due. Il primo consiste nella sospensione della rata del mutuo per un periodo di 12 mesi accordato a chi vive un periodo di difficoltà e non riesce a pagare le rate del mutuo sottoscritto per l’acquisto della prima casa. Il secondo, invece, consiste in una dote fino a 240 milioni di euro per il fondo di garanzia delle Pmi.