
Hanno pesato soprattutto le forti vendite sui titoli bancari: verso mezzogiorno c’è stata una serie di vendite incredibile sui titoli delle banche italiane, senza un motivo ben preciso.
Hanno pesato soprattutto le forti vendite sui titoli bancari: verso mezzogiorno c’è stata una serie di vendite incredibile sui titoli delle banche italiane, senza un motivo ben preciso.
La crisi del debito sovrano irlandese ed i relativi dubbi sul piano di salvataggio, dovuti anche ad una situazione politica incerta, sono i motivi dei forti ribassi delle borse fatti registrare ieri.
Lo scenario di debolezza generale delle borse è dovuto principalmente alle decisioni prese dalla Federal Reserve, che ha lasciato i tassi di interesse invariati.
A Milano il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,27%, il Ftse All Share ha ceduto l’1,22%. Non molto meglio le principali piazze europee, con Parigi che ha perso l’1,09%, Francoforte -1,15% e Londra -0,19%.
Sulle altre piazze europee il Ftse di Londra ha chiuso con un +1,18%, Cac di Parigi +2,17% mentre il Dax di Francoforte ha fatto segnare +2,73%.
La giornata era iniziata male sulla scia delle chiusure delle borse asiatiche, aveva subito un piccolo rialzo in giornata grazie alla diffusione dei dati sulla costruzione delle case in Usa per poi ripiombare in basso a causa dei dati sulla produzione americana a maggio. Male le banche nella giornata di ieri, con Intesa San Paolo che ha ceduto il 2.5%, Generali -0.33%, Banco Popolare -3.06%, Pop Milano -3.57%, Unicredit – 2.36%.