Solamente l’anno scorso, la Francia aveva deciso di mettersi nelle mani di un algoritmo, per poter provare a contrastare il più possibile gli evasori fiscali. Quindi, si è affidata ad un’intelligenza che aveva il compito di provvedere alla raccolta di dati e informazioni anche tramite i social network, così come internet.
evasione fiscale
Ubs consegnerà 5.000 nominativi agli Stati Uniti

Ubs, ricordiamo, è accusata dal fisco statunitense di aver aiutato circa 52.000 suoi clienti americani ad evadere il fisco, principalmente attraverso dei conti off-shore. Il governo americano, quindi, pretende da UBS i nominativi di questi suoi clienti americani, informazioni che la banca elevetica si rifiuta di fornire perchè in contrasto con le leggi svizzere relative al segreto bancario.
Ubs e il governo americano chiedono il rinvio del processo

Il fisco, quindi, pretende dalla banca elvetica l’elenco dei nomi di queste persone, nonchè alcuni dati relativi ai loro conti bancari, una richiesta alla quale Ubs non ha mai acconsentito perchè contraria alle leggi svizzere relative al segreto bancario.
UBS rifiuta di fornire i nomi degli evasori

Gli Stati Uniti, ricordiamo, hanno accusato UBS di aver aiutato alcuni suoi clienti americani (circa 52.000 persone) ad evadere il fisco americano e per questo pretende che la banca fornisca i nominativi di queste persone, affinchè le autorità competenti possano procedere nei loro confronti.
UBS pronta a risarcire il fisco statunitense

Nonostante abbia più volte ribadito al sua innocenza UBS pare sia pronta a risolvere la questione mediante il pagamento di un ingente somma di denaro, una mossa che non rappresenta affatto un’ammissione di colpa ma che UBS ha deciso soprattutto nell’interesse dei suoi clienti.