Titolo Intesa Sanpaolo bocciato da Cheuvreux

Cheuvreux ha ridotto la sua raccomandazione sul titolo Intesa Sanpaolo da “selected list” a “underperform”, il target price da 1,5 euro a 1,3 euro e le stime relative all’utile per azione 2012-2013 in media del 7% circa.

La decisione è stata presa a seguito dell’ottima performance messa a segno dal titolo nel corso dell’ultimo periodo, basti pensare che da settembre ad oggi il titolo Intesa Sanpaolo ha segnato un rialzo di oltre il 25% sulla scia delle nuove misure contenute nella manovra Monti.

Giudizio analisti titolo Intesa Sanpaolo positivo

Il giudizio degli analisti sul titolo Intesa Sanpaolo è senza dubbio positivo, soprattutto dopo che i test condotti dall’Eba (Europea Banking Authority) hanno evidenziato l’adeguata patrimonializzazione dell’istituto guidato da Enrico Cucchiani.

Gli analisti di Goldmam Sachs, in particolare, hanno alzato la raccomandazione portandola da “neutral” a “buy” e il target price da 1,55 a 1,9 euro, inserendo al contempo il titolo nella Pan-Europe Buy List, ossia nella lista dei titoli da acquistare.

Cucchiani probabile nuovo amministratore delegato di Intesa Sanpaolo

La prossima riunione del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, almeno stando a quanto riferito da alcune indiscrezioni di stampa, è fissata per domani ed è più che probabile che, oltre alle altre eventuali discussioni all’ordine del giorno, si deciderà anche il nome del nuovo amministratore delegato, che verrà poi proposto al Consiglio di gestione, dopo che l’attuale Ad Corrado Passera è stato nominato ministro dello Sviluppo Economico dal neo premier Mario Monti.

Bilancio Intesa Sanpaolo gennaio settembre 2011

Il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, riunitosi oggi sotto la presidenza di Andrea Beltratti, ha approvato i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, archiviati con un utile netto a 1.929 milioni di euro, ossia in flessione del 12,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il risultato della gestione operativa ha registrato un incremento del 4% passando da 5.749 a 5.527 milioni di euro, i proventi operativi netti sono cresciuti dell’1,5% a 12.520 milioni, mentre gli oneri operativi sono calati dello 0,5% a 6.771 milioni.

Dividendi Intesa Sanpaolo accantonati a bilancio

Per gli azionisti di Intesa Sanpaolo i dividendi sembrano essere assicurati. L’amministratore delegato dell’istituto bancario, Corrado Passera, ha infatti comunicato che sono stati effettuati gli accantonamenti a bilancio necessari per la distribuzione dei dividendi agli azionisti. A riferirlo è stato Giuseppe Guzzetti, il presidente di Fondazione Cariplo.

Guzzetti, in particolare, ha parlato di “accantonamenti opportuni” a chi gli chiedeva se, in alla luce dell’attuale instabilità economica e finanziaria, fossero previsti dei tagli ai dividendi.

Progetto Intesa Sanpaolo Vita al via

Il progetto Intesa Sanpaolo Vita, che dovrebbe riunire, in un unico polo assicurativo le 4 compagnie del settore di proprietà di Intesa Sanpaolo, sarebbe finalmente giunto al termine e comincerebbe, grazie alle ratifiche assembleari degli organismi coinvolti, la vera e propria fase operativa che, entro il 2013, dovrebbe appunto portare al consolidamento di Intesa Sanpaolo Vita, maxi-aggregato dal quale, ogni anno, il gruppo Intesa Sanpaolo si aspetta introiti complessivi pari a 1,1 miliardi di euro.

INTESA SANPAOLO E CLASS EDITORI CEDONO IL 100% DI MF HONYVEM

Intesa Sanpaolo e Class Editori cedono il 100% di MF Honyvem

A fronte di un enterprise value fissato a 45 milioni di euro, il colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo, ed il Gruppo editoriale Class Editori hanno annunciato, per le rispettive quote, pari al 30% ed al 70%, la cessione del 100% di MF Honyvem, società bresciana operante nel settore della business information.

Il contratto di cessione, vincolante, è stato siglato nella giornata di ieri, e prevede la vendita delle quote, da parte di Intesa Sanpaolo e di Class Editori, al Gruppo Cerved. A fronte del prezzo di vendita che, come sopra detto, è pari a 45 milioni di euro, Class Editori possiede il 70% di MF Honyvem ad un prezzo di carico pari a 9,37 milioni di euro, mentre il prezzo di carico del restante 30%, posseduto da Intesa Sanpaolo, è pari a 7 milioni di euro.

Outlook Moody’s negativo su Generali e Intesa Sanpaolo

Dopo aver abbassato il rating sul debito sovrano dell’Italia, l’Agenzia Moody’s ha emesso tutta una serie di revisioni dei rating e/o degli outlook dei principali big quotati in Borsa a Piazza Affari. Tra questi c’è Generali, con Moody’s che da un lato ha confermato il rating del colosso assicurativo triestino, al livello di “Aa3”, ma contestualmente ha rivisto l’outlook da “stabile” a “negativo”.

Quindi, le Assicurazioni Generali non hanno subito un declassamento, ma rischiano comunque un downgrade nei prossimi mesi qualora l’attuale situazione di pressione sui debiti sovrani dovesse continuare o inasprirsi ulteriormente. In particolare, Moody’s ha spiegato il mantenimento del rating con l’ampia diversificazione di Generali sia del portafoglio titoli, sia della propria attività a livello geografico.

Titolo Intesa Sanpaolo in rialzo per previsioni 2011 positive

A Piazza Affari stamane il titolo Intesa Sanpaolo ha aperto la seduta in calo per poi recuperare nel corso delle ore successive ed essere addirittura sospeso per eccesso di rialzo in tarda mattinata dopo aver segnato un guadagno di oltre dieci punti percentuali.

Riguardo alle cause di questo rialzo, secondo un analista londinese interpellato da MF-Dowjones nel corso degli ultimi mesi l’andamento della quotazione Intesa Sanpaolo ha subito importanti penalizzazioni per via della forte esposizione della banca in Italia, per cui appare ovvio che il titolo benefici della notizia secondo cui i vertici europei avrebbero in mente un nuovo piano da 3.000 miliardi di euro per debellare la crisi.

Intesa Sanpaolo e Unicredit bocciate da Intermonte

Gli analisti di Intermonte hanno comunicato di aver rivisto al ribasso la loro valutazione su due importanti titoli del comparto bancario italiano: Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, in particolare, il broker ha fatto sapere di aver tagliato il rating portandolo da “outperform” a “neutral” e il target price da 1,6 a 1,25 euro. Le motivazioni del downgrade, ha spiegato la banca d’affari, hanno a che fare con la riduzione delle stime per il periodo 2011-2012 rispettivamente del 3% e del 13% per via degli accantonamenti e di una consistente riduzione del fatturato.

Corrado Passera parla dei titoli di Stato

Nel corso di un evento collaterale al meeting di Rimini, la kermesse organizzata annualmente da Comunione e Liberazione, l’organizzazione ecclesiastica fondata nel 1954 da Luigi Giussani, i giornalisti delle più importanti testate giornalistiche italiane hanno raggiunto il cavaliere Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo (prima banca in Italia per numero di sportelli), per chiedere spiegazioni in merito alla situazione economico-finanziaria italiana nonché sullo stato di salute dei principali titoli di Stato.

L’eminente banchiere, lungi dal sottrarsi a una simile, spinosa e scottante, disquisizione, ha ribadito, così come in altri occasioni, la convinzione di Intesa Sanpaolo in merito ai titoli di Stato. Passera, infatti, si è definito “strasereno” in merito alla solidità, alla validità e al valore intrinseco dei titoli di Stato, nonostante la situazione del debito pubblico italiano, nonché di numerosi altri importanti Paesi europei, non sia delle più limpide.

Bilancio trimestrale Intesa Sanpaolo aprile giugno 2011

Intesa Sanpaolo ha comunicato i dati relativi al bilancio del secondo trimestre dell’anno, nel quale la banca italiana ha generato un utile netto di 741 milioni di euro, in calo del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma comunque sopra le attese degli analisti di 690 milioni.

Nel secondo trimestre del 2010 però Intesa Sanpaolo aveva beneficiato di 650 milioni di euro di plusvalenza netta dalla cessione dell’attività di securities services.

Ubs mantiene Intesa Sanpaolo e Mediobanca tra le sue preferite

Durante quest’estate, i titoli delle banche italiane hanno fatto peggio in borsa dell’11% rispetto alla media europea, a causa dell’elevata volatilità, dell’allargamento degli spread sovrani e delle tante ricapitalizzazioni.

Ad essere colpiti in particolare sono stati i prezzi dei titoli delle banche di medie dimensioni, sfavoriti dalla redditività inferiore rispetto alle grandi banche e dai maggiori aumenti di capitale in proporzione.

Ubs conferma rating buy per Intesa Sanpaolo e Mediobanca

Nell’ultimo mese le banche italiane hanno sottoperformato il mercato europeo del settore del 6%, nell’ultimo trimestre addirittura del 12%. Questo è stato dovuto principalmente a spread sovrani più ampi e ai tanti aumenti di capitale messi in atto nel settore in questo periodo.

La maggior parte della sottoperformance però è stata causata da player medio-piccoli che hanno aumentato il capitale rispetto alla loro capitalizzazione di mercato e che hanno meno economie di scala.