Petrolio a cento dollari grazie alla speculazione

Nonostante la fase di rallentamento del ciclo economico e finanziario a livello globale il petrolio è tornato sui massimi dello scorso mese di maggio del 2012, sopra la soglia psicologica dei 100 dollari al barile. Come mai? Ebbene, secondo la Federconsumatori trattasi di un andamento dei prezzi scandaloso per il petrolio ed in generale per le materie prime. Per evitare che a fronte dell’economia in contrazione i prezzi delle materie prime crescano occorre mettere a punto controlli efficienti sui flussi finanziari.

Questo affinché le risorse pubbliche messe sul piatto dalle istituzioni per il sostegno all’economia non vengano poi utilizzate per mere speculazioni. Intanto l’aumento dei prezzi del petrolio sui mercati delle materie prime ha già fatto scattare l’ennesima stangata sui carburanti, benzina e diesel, con l’Associazione dei consumatori che in merito stima ricadute annue pari in media a ben 768 euro a famiglia considerando solo i primi nove mesi del corrente anno.

Eni e Codacons insieme per sconti benzina

Eni e Codacons insieme e d’intesa, almeno per questa volta, sulle promozioni del weekend che permettono di risparmiare sul pieno di carburante. L’Associazione dei consumatori e degli utenti ha infatti reso noto che dinanzi al Tribunale di Lanciano è stato respinto un ricorso contro la campagna promozionale “Riparti con Eni” che, quindi, potrà continuare fino al 2 settembre del 2012.

Il Codacons però alla società del cane a sei zampe chiede di più, ed in particolare di prorogare la promozione anche dopo il 2 settembre prossimo, e di evitare ogni aumento ingiustificato dei prezzi dei carburanti nei giorni feriali al fine di recuperare dagli sconti applicati il sabato e la domenica.

Ryanair registra la prima perdita dopo 20 anni

ryanair

La crisi economica e l’estrema volatilità del prezzo del petrolio hanno inciso notevolmente sui profitti delle compagnie aeree, soprattutto quelle low cost.

La compagnia irlandese Ryanair, in particolare, ha registrato dei risultati che si sono rivelati essere addirittura peggiori rispetto alle previsioni, un risultato negativo non solo perchè parliamo di ingenti perdite ma soprattutto perchè è il primo risultato in rosso in venti anni di storia della compagnia aerea.