Stm è da comprare e vale 6,9 euro secondo Société Générale

STMicroelectronics ha chiuso l’ultima seduta della scorsa ottava con un calo dell’1,5% a 5,585 euro, ma è riuscita nel corso della giornata a toccare il massimo più alto degli ultimi 8 mesi a 5,74 euro grazie alla promozione ricevuta da Société Générale. La banca d’affari transalpina ritiene che Stm sia un titolo da comprare, per cui ha ribadito la sua raccomandazione a “buy”. In attesa di conoscere il futuro della joint-venture St-Ericsson, vera zavorra per i conti della società dei chip, SocGen ha alzato il target price.

STMicroelectronics reitera nuovo modello finanziario

Un nuovo modello finanziario che come obiettivo primario ha quello di conseguire un margine operativo pari ad almeno il 10%. E’ quello adottato dal leader dei semiconduttori STMicroelectronics, quotato in Borsa a Piazza Affari, che in data odierna, martedì 18 dicembre del 2012, lo ha riconfermato a seguito delle affermazioni riportate da Bloomberg in mattinata.

Con un comunicato ufficiale STMicroelectronics ha inoltre sottolineato come, a fronte del raggiungimento in tempi rapidi di un margine come minimo del 10% in tempi rapidi, intenda anche ottenere entro l’anno 2017 un livello di redditività significativamente più elevato rispetto a quelli attuali.

Stm annuncia piano industriale

STMicroelectronics, colosso italo-francese del settore dei semiconduttori, ha annunciato il nuovo piano industriale che dovrebbe consentire al gruppo di rilanciarsi sui mercati globali dopo alcuni anni in chiaroscuro. Il piano annunciato dai vertici societari non è altro che il completamento della revisione strategica del business iniziata un anno fa, quando il management si è reso conto di dover apportare modifiche sostanziali al modo di fare affari nel trasformato settore del wireless. Stamattina in borsa il titolo STMicroelectronics è in forte guadagno.

St-Ericsson 2010 di transizione

Gilles Delfassy, Ad di St-Ericsson, ha rilasciato un’interessante intervista a Reuters, spiegando un po’ come sarà il futuro dell’azienda produttrice di chip ma più in generale del settore tecnologico ed in particolare dei telefoni cellulari e smartphone nel 2010.

St-Ericsson si troverà a dover affrontare un anno molto duro, a causa del taglio dei costi e del rinnovamento dei prodotti in portafoglio, secondo quanto dichiarato da Delfassy.

ST-Ericsson e Sony Ericsson chiudono in rosso il quarto trimestre 2009

ST Ericsson - SonyEricsson

ST-Ericsson, società nata dalla joint venture tra Stm e Ericsson, ha chiuso il quarto trimestre del 2009 con una perdita operativa core di 50 milioni di dollari, dato questo che pur essendo negativo mostra una lenta e progressiva ripresa del gruppo, a dimostrarlo il fatto che la perdita registrata nell’ultimo trimestre dell’anno va paragonata con un rosso di 98 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso anno e una perdita di 77 milioni registrata nel terzo trimestre del 2009.

ST-Ericsson ha dato vita ad un piano di risparmio da 230 milioni di dollari che al momento è in via di attuazione e che dovrebbe consentire al gruppo di riuscire ad affrontare i tempi più difficili. Rientra sempre in questo piano il taglio dei costi da 115 milioni di dollari annunciato a dicembre.