RCS MediaGroup chiude cessione Flammarion

Una società editoriale che, al 30 giugno scorso, ha conseguito a livello di gruppo un giro d’affari pari a quasi 100 milioni di euro, 99 milioni di euro per l’esattezza, a fronte di un Ebitda a 6,6 milioni di euro, e 1,4 milioni di euro di risultato netto. Trattasi del gruppo editoriale Flammarion che la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha ceduto alla società Madrigall S.A..

L’operazione, in particolare, è stata perfezionata a seguito del via libera da parte degli organi regolatori, e dopo le consultazioni con i Sindacati. Nel dettaglio, l’operazione è stata caratterizzata dalla cessione di RCS Livres S.A.S., società che controlla proprio il gruppo editoriale Flammarion. A cedere la RCS Livres S.A.S. è stata la società del gruppo RCS Libri S.p.A. alla Madrigall S.A., una società che a sua volta controlla la Gallimard, una società editoriale francese.

Rcs triplica il valore in borsa in meno di un mese

Non riesce a fare prezzo questa mattina il titolo Rcs MediaGroup, che segna un rialzo teorico del 17% a 1,98 euro. Ieri le azioni del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, hanno chiuso con un progresso del 19,13% a 1,7 euro. Negli ultimi trenta giorni il titolo Rcs ha più che triplicato il suo valore alla borsa di Milano, passando da una quotazione di 0,45 euro a 1,7 euro (senza considerare i probabili apprezzamenti odierni con prezzo intorno a 2 euro).

Speculazione sul titolo RCS MediaGroup

Non si ferma la speculazione sul titolo RCS Media Group, gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera. A partire dallo scorso 27 agosto la quotazione del titolo RCS MediaGroup è aumentata del 156,4%, passando da area 0,556 euro a 1,427 euro. Anche per oggi si attendono nuovi strappi al rialzo, almeno ad inizio seduta, sebbene le aspettative di forti prese di profitto siano nettamente in crescita.

Rcs vende Flammarion a Gallimard

Dopo alcuni giorni di trattative necessarie per ritoccare alcune clausole contrattuali e per accontentare alcuni manager e piccoli azionisti della società oggetto della vendita, Rcs MediaGroup ha praticamente finalizzato la cessione della casa editrice francese Flammarion a Gallimard. Un paio di settimane fa era stato già raggiunto un accordo di massima tra gli advisor dell’operazione, cioè da un lato Bnp Paribas per l’editore francese Gallimard e dall’altro Mediobanca per Rcs. Il gruppo editoriale italiano ha fatto sapere che Rcs Libri ha ricevuto un’offerta vincolante da Madrigall, che controlla Gallimard, per acquistare il 100% di Rcs Livres, che invece controlla Flammarion.

Rcs a un passo dalla cessione di Flammarion

RCS MediaGroup è sempre più vicina alla cessione di Flammarion alla casa editrice francese Gallimard. Entro la fine della settimana in corso dovrebbe essere raggiunto un primo accordo di vendita, mentre sono già in via di definizione gli ultimi dettagli. Al dossier Flammarion sta lavorando come advisor Mediobanca, che ha ottenuto il mandato per lavorare sul contratto di compravendita dal consiglio di amministrazione del gruppo editoriale italiano che controlla Il Corriere della Sera. Il cda riunitosi lo scorso 24 maggio ha anche nominato Pietro Scott Jovane come nuovo amministratore delegato.

RCS +8% su continui movimenti nell’azionariato

I movimenti nell’azionariato di RCS MediaGroup stanno mettendo le ali al titolo in borsa, che anche oggi è in forte rialzo a +8% con massimo intraday toccato a 0.895€ (nuovo massimo a 6 mesi). Il boom in borsa di RCS sta avvenendo in un contesto particolare, con un flottante sceso ormai al 12% e con scambi sul capitale complessivo decisamente bassi (ieri lo 0,5% del capitale). Nelle ultime due sedute il titolo è passato da 0.63€ a 0.89€, ma stamattina ha migliorato ancora la sua performance.

Rcs +10% su accordo nuovo CdA e uscita Della Valle

RCS MediaGroup vola in borsa e guadagna il 10% a 0.69€ (sospeso per eccesso di rialzo), a seguito dell’accordo sul nuovo Consiglio d’Amministrazione e con l’uscita dal patto di Della Valle. Ha prevalso, dunque, la linea di rinnovamento portata avanti dal presidente di Fiat, John Elkann, dal presidente di Mediobanca, Renato Pagliaro, e dal presidente del consiglio di sorveglianaza di Intesa SanPaolo, Giovanni Bazoli. Dei 12 amministratori, 9 in meno dei 21 attuali, solo due sono gli azionisti diretti candidati al Consiglio di Amministrazione: Carlo Pesetti e Paolo Merloni. Tutti gli altri sono indipendenti.