
Nel secondo trimestre del 2010 però Intesa Sanpaolo aveva beneficiato di 650 milioni di euro di plusvalenza netta dalla cessione dell’attività di securities services.
L’istituto di credito ha messo a segno proventi operativi netti pari a 4,49 miliardi di euro in aumento del 12,3% dai 4 miliardi di un anno prima. Gli interessi netti sono stati di 2,35 miliardi di euro, in calo del 3,1% rispetto a dodici mesi prima. Le commissioni nette sono aumentate a 1,4 miliardi di euro, facendo segnare una crescita dello 0,4%.
Ha ammontato a 543 milioni di euro il risultato dell’attività di negoziazione, facendo meglio rispetto al risultato negativo per 3 milioni di euro del secondo trimestre del 2010.
Gli accantonamenti per rischi e oneri, le rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività sono calati del 3,3% a 899 milioni di euro. Il Core Tier 1 Ratio al 30 giugno era pari al 10,2% e il Tier 1 Ratio all’11,8%, mentre a fine 2010 erano rispettivamente a 7,9% e 9,4%.
Intesa Sanpaolo ha confermato di poter raggiungere una ripresa dei ricavi, di poter contenere gli oneri operativi e di poter ridurre il costo del cattivo credito.