Andamento prezzi immobili 2010

by Redazione 12

Alla fine del 2008 gli esperti avevano previsto che nel corso del 1009 il valore degli immbili sarebbe calato notevolmente, al contrario..

casa soldi

Alla fine del 2008 gli esperti avevano previsto che nel corso del 2009 il valore degli immobili sarebbe calato notevolmente, al contrario però nel corso dello scorso anno non c’è stato alcun crollo ma un calo piuttosto limitato che si aggira intorno al 5% per gli appartamenti di maggior pregio e del 10-15% per gli appartamenti situati in zone periferiche.

Per il 2010 gli esperti prevedono un ulteriore calo del 5% accompagnato da un calo delle vendite che, come è già accaduto nel 2009, dipende soprattutto dal fatto che nella maggior parte dei casi chi ha intenzione di acquistare casa non ha fretta, per cui se il prezzo è alto non acquista.


Allo stesso tempo chi vuole vendere nella maggior parte dei casi lo fa per far fruttare un investimento fatto qualche anno fa, non per necessità, per cui se le persone non sono disposte a sborsare una buona cifra non vende. Questa dinamica, dunque, va a creare un circolo vizioso che ha come conseguenza un calo generale delle vendite.


Il calo del 5% di cui parlano gli esperti va comunque considerato come una percentuale media, in ogni caso se l’obiettivo è risparmiare il più possibile è preferibile cercare case già abitate, comprando da proprietari privati è possibile contrattare il prezzo e riuscire a risparmiare anche il 20% rispetto alla proposta iniziale, cosa che invece non è possibile in caso di immobili nuovi dove la struttura dei prezzi è piuttosto rigida.

Sono numerose le persone che decidono di investire nel mattone non perchè hanno bisogno di un’abitazione ma per affittare e avere oltre ad un immobile di proprietà anche un’entrata mensile. Gli esperti in questo caso consigliano oltre che di scegliere case piuttosto piccole e situate in posti strategici (vicino ad università, centri direzionali e sedi di multinazionali) di procedere con cautela, bisogna infatti considerare che i profitti non si avranno nell’immediato, che bisogna far fronte a numerose spese come Irpef e Ici, oneri di manutenzione straordinaria e spese necessarie per rendere l’abitazione abitabile, senza contare che sfrattare un inquilino moroso è una procedura lunga e costosa. La pratica di acquistare per affittare, secondo gli esperti, rimane una valida soluzione per coloro che acquistano un appartamento da destinare ad un figlio ma da affittare nel frattempo.

Comments (12)

  1. a me non risulta, almeno a roma non c’è stato calo per ora, speriamo nel 2010

  2. Per ora vedo solo sconti nelle trattative. Invece i prezzi richiesti in partenza sono esosi e fuori dal mondo reale: infatti le transazioni stanno letteralmente crollando, persiono le aste vanno ripetutamente deserte.
    La realtà è che i valori reali delle case, al di là delle convinzioni psicologiche, sono tornati ai valori del 1997, quindi in termini reali si dovranno dimezzare.

  3. Che i prezzi delle case siano esagerati è evidente. Dai dati, l’80% degli italiani è proprietario di casa, la percentuale di mutui accesi dal 2000 in poi (anno dal quale a mio avviso sono raddoppiati i prezzi) non la conosco ma immagino piuttosto alta. Si immagini ora un drartico calo dei prezzi e le ripercussioni sulle famiglie con all’attivo esosi mutui trentennali. I problemi veri sarebbero per chi ha investito un patrimonio per la prima casa non certo per gli speculatori, i quali anche se perdono denaro non patiranno certo la fame. Auguriamoci per il bene del paese che il mattone rimanga sempre un ottimo investimento.

  4. I prezzi degli immobili in Italia sono veramente esagerati, direi assurdi. Basta confrontarli con i prezzi delle case in Francia, Germania, Belgio, o persino in Svizzera. E grossi cali non se ne vedono nemmeno nel 2010.

  5. Con buona pace di Domenico, quando i tempi di vendita si allungano a 9 mesi come in Italia, vuol dire che i prezzi degli immobili sono sopravvalutati e di parecchio. Che lo siano del 15% come dice FMI o del 50% come dicono alcuni operatori poco importa.
    Sul discorso della sopravvalutazione come valore sociale ho parecchi dubbi, visto che la prima casa vale in quanto la si abita, se uno poi vuole convincersi di esser ricco perché ha una catapecchia che gli AI gli valutano come una villa a Pibble Beach saranno cavoli suoi.

  6. il crollo è inevitabile. si scenderà almeno del 40 %. vedremo i prossimi mesi. già adesso solo i gonzi che pensano che il mattone è la salvezza e continuano a dire che pittosto che pagare l’affitto è meglio comprare. …e regalare ad un banca magari 10 anni su 30 di mutuo per un debito che non ha più il controvalore della casa.

  7. CI dicono un sacco di palle pur di tenere i prezzi fuori dalla realtà, vedo qui nel milanese palazzi costruiti nel 2008 e dopo 2 anni sono ancora vuoti! Ma chi puo permettersi di acquistare un bilocale a 5.000 euro al metro quadro? Ma piuttosto vado a vivere in brasile per tutta la vita con quei soldi.

  8. Il discorso è molto semplice. Il valore degli immobili si è distaccato totalmente dal reddito! Un immobile costava 180milioni di lire e uno stipendio medio si aggirava sul milione e ottocento mila lire; adesso uno stipendio medio è di 1200euro, lo stesso immobile vale 180mila euro. Praticamente l’immobile in questione, in euro, sarebbe dovuto costare 120mila euro. Questo perchè nessuno (chi “governa”) ha controllato i prezzi di qualsiasi categori merceologica.
    Il tutto si traduce in un “raddoppio” di qualsiasi cosa compriamo, rispetto alle lire, e invece lo stipendio è rimasto uguale. Se questo non bastasse ad impedire l’acquisto di una casa da parte di un “comune mortale”, adesso c’è anche la crisi economica, cioè perdita di posti di lavoro e precariato! Chi può permettersi una casa oggi, anche di un valore “modesto” tipo da 150mila euro? Avete pensato ad una persona SINGLE?
    Speriamo che crollino i prezzi in questo chifo di paese!

    Auguri a tutti… di sopravvivenza

  9. Il problema nel nostro PAESE e’ la ricchezza. E’ un Paese ricco, che dagli anni 60 ha generato molta ricchezza. Pero’ e’ anche un paese in profonda crisi. I possessori di case hanno acquisito benessere e non intendono certo svendere, non ne hanno bisogno. Piuttosto si tengono la casa se nessuno e’ disposto a comprarla. Per questo oggi il prezzo delle case non scende come in molti altri Paesi. E tuttavia anche le vendite di case seppur diminuite, non sono crollate. Perche molte famiglie comprano comunque l casa (magari al figlio) con la propria ricchezza accumulata in tanti anni di duri sacrifici. Morale: i giovani da soli non hanno nessuna possibilita’ di farcela e siccome l’italia non cresce (non si sviluppa economicamente ma regredisce), e’ un Paese che sta semplicemente bruciando ricchezza (conusmando reddito acquisito dalle generazioni precedenti negli anni passati per mantenere un tenore di vita alle nuove generazioni che non possono permetterselo). E’ un Paese da rifare (o da rottamare). Siete d’accordo?

  10. Il problema generale dei prezzi degli immobili è storico.
    Sono tanti fattori per determinare il valore degli immobili, e purtroppo uno di quelli è soggettivo.
    Partiamo che 1300 €/mq dovrebbe essere il giusto prezzo per l’acquisto di un appartamento/casa “nuovo”, ovviamente questo dove il costo dell’acquisto di un terreno edificabile ha costi bassi (diciamo circa 100 €/mq).
    Tutto il resto è pura speculazione.
    I Periti effettuano “perizie” basandosi sempre su dati “irrisori”, (basta leggere alcune perizie, per capire su quali dati si basano) e quindi attribuiscono valori che sono spesso fuorvianti rispetto alla realtà (aste deserte, o pesanti fault dei creditori un pò come è successo in U.S.A.)
    Le agenzie immobiliari tengono sempre i prezzi alti per accontentare i “venditori”…
    Mentre per il nuovo, come ho detto sopra, è facile determinare il prezzo, per determinare un valore di un immobile NON NUOVO, deve essere considerata la sua ubicazione, la tipologia costruttiva, la situazione temporale (se è cemento e altroe 30 anni, forse è da abbattere) e la sua eventuale rivalutazione nel tempo. E per queste condizioni si stanno attrezzando in molti, per cui il mercato, oltre ai problemi di congiuture econominche, ma soprautto per serrati controlli, si sta “ri-livellando”.
    Generalmente per ogni 10 anni il prezzo degli immobili si è raddoppiato.
    Per cui un immobile comprato 20 anni fa a 100 milioni di lire, ora dovrebbe valere circa 200 mila euro.
    Sono ovviamente escluse le zone di forte degrado, ovvero immobili dispemmi o posti in zone difficilmente accessibili, o che hanno subito terremoni, inondazioni ecc…
    Ma ricordatevi che il prezzo dell’immobile è soggettivo e non è il “valore” dell’immobile. Per cui se uno piace un immobile ed ha i soldi per comprarlo, lo compra e basta, anche se paga il doppio…
    Chi invece fa investimenti, compra solo immobili che hanno delle garanzie nel tempo (quindi prezzi appena superiori dei minimi con condizioni struttuali decenti)…
    Poi invece ci sono gli speculatori, o gli affaristi, che spostano i patrimoni, gonfiando / sgofiando i valori degli immobili per usufruire di agevolazioni fiscali, o per aumentare/diminutire a dismisura il capitale e/o il patrimonio della aziende, a seconda delle necessità.
    … sigh…

  11. E’ difficile “sviziare” chi, fino a ieri, si è arricchito lucrando nelle trattative immobiliari. In Italia, oltre al valore dell’immobile si deve pagare troppo il notaio troppo l’agenzia e troppo lo stato….cioè: in quanti ci mangiano sopra? Io la casa l’ho comprata ma non in Italia, lo pagata la metà che qui e coi soldi che ci prendo dell’affitto mi pago l’affitto qui..che giri 🙂

  12. Per chi fosse interessato, e volesse cercare dei dati oggettivi a supporto della discussione, può andare qui http://www.quota-casa.it – E’ un progetto sperimentale indipendente (non commissionato da agenti immobiliari) che si occupa di analisi e normalizzazione di dati immobiliari (per ora su Roma città)

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