
Il progetto della cordata italiana capitanata da Intesa Sanpaolo, in particolare, prevede il lancio di un’Opa da 3 miliardi di euro per tentare di acquisire il 60% di Parmalat ed evitare così che la francese Lactalis metta le mani su un’azienda italiana.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l’impegno assunto da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca potrebbe non essere necessario alla luce della mancata presentazione da parte di Lactalis all’Antitrust europeo della domanda di autorizzazione alla concentrazione e che potrebbe non consentire ai francesi l’esercizio del diritto di voto in occasione dell’assemblea dei soci.
L’intenzione della cordata italiana è quella di presentare al Consiglio di amministrazione di Parmalat, che si riunirà domani, una manifestazione d’interesse senza fornire però indicazioni precise sull’impegno finanziario e sulla composizione della cordata. Questo documento, tuttavia, dovrebbe consentire a Parmalat di rinviare l’assemblea senza opposizioni di carattere legale da parte di Lactalis e senza incappare in possibili sanzioni da parte delle autorità comunitarie.
A Piazza Affari stamane Parmalat segna un rialzo dell’1,71%, mentre Intesa Sanpaolo registra un calo di oltre tre punti percentuali a causa dei timori su possibili aumenti di capitale da parte della banche per adeguarsi ai requisiti patrimoniali di Basilea 3.