Banca Popolare di Milano ha archiviato il primo semestre dell'anno con un utile, al netto delle imposte sul reddito per 34,8 milioni di euro...
I ricavi si sono attestati a 746,7 milioni di euro, un risultato sostanzialmente in linea con quello realizzato nello stesso periodo dello scorso anno. Tra i fattori positivi che hanno contribuito figurano l’ottimo andamento del margine commerciale (+10,4% a 369,6 milioni) e il contributo del margine treasury & investment banking (71,7 milioni).
Al contrario, invece, tra i fattori che hanno influito in modo sfavorevole sui ricavi figura il contributo negativo di 25,2 milioni del margine di interesse del corporate center soprattutto per via dell’aumento del costo del funding da istituzionali. Se si considera solo l’andamento dei ricavi derivanti dai servizi, in particolare, ad influire negativamente è stato l’andamento delle commissioni nette e la la flessione del risultato dell’attività finanziaria.
[BPM SMENTISCE SLITTAMENTO AUMENTO DI CAPITALE]
Nel periodo in esame il margine di interesse ha registrato un incremento del 15,2% a 416 milioni, gli oneri operativi hanno registrato un calo dell’1,4%, il rapporto cost/income si è attestato al 73,2% (-100 pb), la raccolta diretta è cresciuta del 2,9% a 37,7 miliardi mentre i crediti verso la clientela sono risultati pari a 35,8 miliardi, ovvero stabili rispetto a dicembre 2010 e in crescita del 7,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Contestualmente all’approvazione dei risultati relativi al primo semestre dell’anno, il Consiglio di amministrazione di Bpm ha deliberato di esercitare la delega per effettuare un aumento di capitale per un importo massimo complessivo di 1,2 miliardi di euro.
A Piazza Affari il titolo Bpm segna un rialzo dell’1,38% a 1,543 euro.